I braccialetti bianchi alla Regione Liguria: "Accelerare la raccolta dei biotestamenti"

di Redazione

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L'associazione ha rivolto un appello all'assessore Sonia Viale per aggiornare la banca dati nazionale

I braccialetti bianchi alla Regione Liguria: "Accelerare la raccolta dei biotestamenti"

L’Associazione Braccialetti Bianchi, che svolge attività di assistenza presso l’Hospice di San Martino, rivolge un appello alla Regione Liguria perché acceleri le procedure per consentire al database regionale dei “Biotestamenti” redatti dai cittadini liguri di confluire nella banca dati nazionale messa a punto dal ministero della Sanità.

Come documentato dalla stampa nazionale e regionale, l’applicazione della legge n. 219/2017 sulle “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento” sta incontrando grandi difficoltà. Uno degli elementi principali che ne ostacolano l’applicazione sono i ritardi nel varo della banca dati elettronica nazionale per la raccolta delle Disposizioni anticipate di trattamento (DAT), conosciute anche come “Biotestamento”. Solo l’implementazione di una simile banca dati garantisce infatti che le volontà del cittadino siano rispettate indipendentemente dal luogo in cui si trovi ad essere assistito. Tali ritardi, come noto, sono imputabili anche alla lentezza con cui le singole Regioni stanno procedendo per rendere le proprie banche dati compatibili con quella nazionale.

Per questa ragione l’Associazione Braccialetti Bianchi ha inoltrato all’Assessore Regionale alla Sanità della Regione Liguria una lettera pubblica contenente un appello affinché faccia quanto in suo potere perché la Liguria acceleri le procedure per consentire l’integrazione del database regionale in quello nazionale.

L’Associazione apprezza che l’Assessorato alla Sanità abbia individuato una soluzione provvisoria per dare agli assistiti la possibilità di inserire copia delle proprie disposizioni anticipate di trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico, o almeno di indicare dove esse si trovino. Questo però è solo il primo passo. E’ necessario ora che l’Amministrazione metta a punto in tempi brevi un sistema di registrazione digitale su base regionale delle DAT e promuova la più chiara, diffusa e partecipata illustrazione dei diritti che la legge n. 219/2017 garantisce a tutti i cittadini.