Green pass, Servidei (Uil): "Tamponi non possono essere a carico del lavoratore"

di Redazione

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Il segretario del sindacato: "Con un tampone da 15 euro ogni 72 ore, si spendono 120 euro al mese. Una spesa insostenibile"

Green pass, Servidei (Uil): "Tamponi non possono essere a carico del lavoratore"

L'estensione del green pass a tutte le categorie di lavoratori, un tema che continua a tenere banco. In relazione anche al tema dei tamponi gratuiti, possibilità al momento concessa soltanto per le persone più fragili, è intervenuto a Telenord Fabio Servidei, segretario del sindacato Uil: "Noi rientriamo in un sistema di protocolli che prevedono determinate cose. Tra di loro i dispositivi di protezione e il tampone può rientrare in questa casistica. Tutto ciò che può garantire la sicurezza deve essere fornito in modo gratuito, quindi o è a carico del datore di lavoro oppure del sistema sanitario. Di tutti i processi di controllo per l'emergenza sanitaria si è fatto carico il sistema".

Sul tema dell'obbligo vaccinale, Servidei si è espresso così: "Se noi oggi non creiamo l'obbligatorietà, si creano dei processi all'interno dei quali domani chiunque potrebbe mettere in discussione dei dispositivi di protezione che possono essere messi a carico del lavoratore. Chi fa un tampone molecolare ha un green pass temporaneo di 72 ore, questo significa che se verrano calmierati a 15 euro un lavoratore avrà una spesa di 30 euro settimanali. Un totale di 120 euro mensili. Si immagini in un mondo di precariato dove ci sono persone che guadagnano 500/600 euro al mese, se possiamo creare una situazione di questo genere. Noi siamo a favore della vaccinazione, questa è la soluzione".

Infine, una previsione su quelle che potranno essere le prossime norme imposte per contrastare la pandemia: "In Liguria non conosco i dati generali, ma sentendo il governatore Toti penso ci sia una grande adesione alla vaccinazione. Questa è la strada che ci consentirà di tornare alla normalità. Obbligo vaccinale? Molto dipenderà da quanto deciderà la comunità europea, nel capire situazioni che sono diverse nei vari paesi. Vedremo al 31 dicembre quale sarà esattamente la situazione, spero di sbagliare ma non penso che per quella data l'emergenza sarà finita".