Genova, presidio a De Ferrari: "Salute e reddito, le nostre vite valgono"

di Redazione

Circa 200 persone, tra cui studenti e lavoratori, hanno affollato la piazza. Striscioni e slogan per chiedere più investimenti in sanità e scuola

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Camionette della polizia e diverse pattuglie dei vigili urbani nelle vie del centro già dal tardo pomeriggio di oggi sono in attesa della manifestazione da parte di un gruppo di associazioni tra cui un collettivo di studenti che protesta contro la didattica on line e contro le decisioni di questo governo.

Studenti, lavoratori, operatori sanitari, commercianti e cittadini che condividono la stessa preoccupazione: le incertezze del futuro.

"La colpa non è dei cittadini ma di chi amministra e governa sia a livello centrale che locale". Armati di strumenti musicali e di megafono si sottolineano i diversi temi di questa manifestazione "statica" a suon di slogan e striscioni che richiamano alla situazione di emergenza e alle difficoltà economiche e sociali del momento. "Salute e reddito, le nostre vite valgono, insieme siamo la cura", "Sulla salute non si specula, tamponi gratis", "Non siamo sulla stessa barca, le nostre vite valgono più dei vostri profitti", "Provatelo voi il brivido di non avere un futuro", "Non utenti ma studenti", "Meno divise, piàù camici, basta spese miitari", "Il vostro problema: la produttività, il nostro: le carenze della sanità, meno privatizzazioni più tamponi".

I messaggi "al megafono" sono su sanità, scuola, lavoro, virus e contro chi non è stato in grado di mettere in sicurezza  la vita di tutti.

La grande piazza è da sempre il sito per eccellenza delle proteste e anche il centro degli interessi di genovesi e liguri che vivono da mesi grandi difficoltà. Nonostante l'affollamento e la presenza costante delle forze dell'ordine non ci sono stati momenti di tensione nel sabato pomeriggio del primo weekend con i negozi chiusi nei centri commerciali.