Giallo a Genova, trova la mamma morta, la taglia a pezzi e la infila in sacchetti di plastica: arrestata

di Michele Varì

La donna, che ha raccontato che la mamma si sarebbe suicidata, rinchiusa a Pontedecimo per la soppressione del cadavere e indagata per omicidio

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Trova la madre morta da giorni, taglia a pezzi il cadavere e lo mette in un secchio e alcuni sacchetti di plastica neri, quelli che si usano solitamente per la spazzatura.

La macabra tragedia, un giallo, o forse un delitto, è avvenuta in un appartamento al secondo piano del civico 5 di via Bertuccioni, a Marassi, a due passi dallo stadio Ferraris.

Al termine del macabro "rituale", la figlia, Giulia Stanganini, 37 anni, (nella a destra con il figlio) abitante a San Fruttuoso, in via Berghini, si è recata in questura dove ha raccontato la sua versione agli agenti, che adesso stanno indagando per chiarire i contorni della vicenda e capire se davvero la mamma, Loredana Stupazzoni, 63 anni, (a sinistra, in una vecchia foto)si è tolta la vita o la figlia l'ha uccisa e poi ha cercato di occultare il cadavere tagliandolo a pezzi.

La Stanganini nel tardo pomeriggio è stata arrestata per soppressione di cadavere, indagata per omicidio e rinchiusa nel carcere di Pontedecimo: determinante per stabilire se ha ucciso la madrè sarà l'autopsia disposta dal magistrato di turno Sabrina Monteverde.  Nel frattempo sarà il gip a decidere se sarà sottoposta a misure restrittive in carcere o ricoverata in un reparto di psichiatria.

Le indagini avviate dai poliziotti delle volanti coordinate dal dirigente Anna Leuci, sono state proseguite dai detective della sezione omicidi della squadra mobile diretta dal primo dirigente Stefano Signoretti e dalla scientifica.

La vittima, una bidella in pensione, a detta della figlia, si sarebbe impiccata alcuni giorni fa ad una finestra. Era una donna non alta e magra, minuta, come la figlia. Quest'ultima è apparsa in stato confusionale: ha raccontato che quando ha visto la mamma senza vita ha perso la ragione, "non era più lei...".

Dopo avere fatto a pezzi il corpo della madre ha dormito e vissuto nell'appartamento, sino a stamane quando ha deciso di recarsi in questura a raccontare tutto. "Ho lo sfratto, sto vivendo un brutto momento" ha aggiunto come a giustificarsi. 

Ma un vicino di casa ha riferito che la donna vive in casa della madre da tempo: "L' ho vista ieri, era uscita per andare a comprare le sigarette nella tabaccheria di piazza Guicciardini, appariva molto confusa, nervosa, come al solito".

Dalle prime indiscrezioni i sacchi e i secchi con il pezzi del cadavere sono stati rinvenuti nel bagno dell'appartamento in cui la pensionata viveva in affitto. Da un primo controllo nella casa nessuno avrebbe scorto la testa della sessantenne deceduta, ma la verifica completa sui resti del corpo sarà svolta nelle prossime ore all'obitorio dal medico legale di turno Marco Ventura

L'appartamento dove la pensionata viveva è stato trovato in ordine, pulito e senza tracce di sangue. Questo particolare avvolererebbe l'ipotesi che figlia avrebbe fatto a pezzi la mamma quando era già morta, poi avrebbe pulito tutto. Un raptus di follia.

La Steganini ha detto di essere andata a trovare la madre, che viveva nell'appartamento da sola, e di averne così scoperto il cadavere. L'anziana, secondo il racconto della figlia, si sarebbe suicidata, forse per la depresssione derivante dall'isolamento forzato. Ma i vicini raccontano  che le due donne vivevano insieme e litigavano spesso.

Se il suo racconto sarà confermato la figlia sarà indagata per occultamento e vilipendio di cadavere. Pare nell'autunno scorso avesse perso un figlio morto prematuramente e che fosse stata anche sottoposta ad un trattamento psichiatrico obbligato.