Genova, dopo la lettera dei terminalisti il porto si fermerà il 5 marzo per 24 ore

di Redazione

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I portuali hanno varato un piano di risanamento per riequilibrare la gestione della Compagnia con la vigilanza dell'Autorità portuale

Genova, dopo la lettera dei terminalisti il porto si fermerà il 5 marzo per 24 ore

Sciopero di 24 ore. Il porto di Genova si fermerà per un giorno intero il 5 marzo. L'attivo dei delegati del porto di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti ha deciso la linea dura dopo la lettera di "diffida e messa in mora" mostrata (non consegnata ufficialmente) dai terminalisti genovesi di Confindustria al presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale a cui si contesta di non avere esercitato vigilanza e controllo su organizzazione e attività della Compagnia Unica, provocando dal 2013 ad oggi "danni" per 8 milioni più interessi di cui le imprese si riservano di chiedere il risarcimento.

"Un gesto gravissimo e irresponsabile - commenta Enrico Ascheri della Filt-Cgil insieme a Enrico Poggi e anche a nome dei colleghi di Fit-Cisl e Uiltrasporti -. Siamo sconcertati viste anche le false accuse. I terminalisti stanno mettendo in discussione e provano a far saltare tutta l'organizzazione del lavoro nel porto di Genova e sono inaccettabili anche alcuni atteggiamenti nei confronti dei dipendenti all'interno dei loro terminal".

Il nodo centrale della lettera dei terminalisti che rischia di minare la pace sociale in porto riguarda la Culmv, la Compagnia dei portuali, e al centro ci sono gli adeguamenti tariffari versati dai terminalisti alla Compagnia dal 2013 ad oggi - gli 8 milioni - con faticosi accordi, l'ultimo pochi mesi fa. Nel frattempo i portuali hanno varato un piano di risanamento e riorganizzazione per riequilibrare la gestione della Compagnia con la vigilanza dell'Autorità portuale.