Genova, perde i documenti e non può ritirare la pensione: salvato dalla solidarietà del quartiere

di Marco Innocenti

1 min, 34 sec

Un ex-ferroviere di 61 anni "costretto" a vivere per strada: credeva di essere rimasto solo al mondo e di dover vivere come un senza tetto

Genova, perde i documenti e non può ritirare la pensione: salvato dalla solidarietà del quartiere

Senza documenti, senza carta di credito, senza nessuno a cui chiedere aiuto si è ritrovato per strada, convinto che il suo destino fosse quello di diventare un clochard. Per quell'uomo mite e confuso si è mobilitato l'intero quartiere di San Fruttuoso a Genova e la polizia che sono riusciti a risalire alla sua identità e, nel frattempo, ad aiutarlo.

L'uomo, un ex ferroviere in pensione di 61 anni originario di Avellino, era stato notato sotto il sole cocente con un pesante giubbotto addosso. I residenti hanno allertato la polizia e gli agenti hanno scoperto che l'anziano non poteva ritirare la sua pensione ed era finito in strada da alcune settimane perché non riusciva a pagare più l'albergo dove alloggiava. I poliziotti erano riusciti a rintracciare un fratello, residente in Lombardia, che aveva assicurato che si sarebbe occupato di lui, insieme alla sorella.

L'altro ieri però la pattuglia ha visto l'ex ferroviere sdraiato su una panchina con lo stesso pesante giubbotto e in pessime condizioni igieniche. L'uomo era in stato confusionale, credeva di essere rimasto solo al mondo e non percependo più la sua pensione si era convinto che il suo destino fosse ormai quello del clochard.

Gli agenti lo hanno fatto portare in ospedale, hanno riprovato a contattare i parenti senza successo e si sono attivati per capire il motivo per cui era finito in strada: il mese prima, aveva smarrito sia la carta di identità che il postamat e, non avendo una residenza anagrafica perché dichiarato irreperibile dal 2020, non poteva rifare i due documenti e quindi ritirare il denaro. I poliziotti hanno attivato la procura per fare nominare un amministratore di sostegno. Nel frattempo gli hanno portato un materassino per la notte, dei vestiti adatti alla stagione estiva, acqua e mascherine, mentre gli abitanti e i negozianti del quartiere già da giorni gli portano il cibo.