Genova, obbligo vaccinale nella sanità: "Un ricatto contro i lavoratori: non siamo cavie"

di Marco Innocenti

Confederazione Unitaria di Base di Genova in piazza, insieme anche a tanti comuni cittadini: musica, balli e striscioni ma anche tante mascherine abbassate

Una manifestazione affollata e colorata quella organizzata dalla Confederazione Unitaria di Base di Genova per dire no all'obbligo vaccinale nel mondo della sanità, "un vero e proprio ricatto ai danni dei lavoratori" secondo gli organizzatori. "Chiediamo solo il rispetto delle scelte dei lavoratori - spiega Eraldo Mattarocci, di Cub Genova - Non siamo no vax o pro vax, non interveniamo su questi temi dal punto di vista scientifico. E' chiaro che abbiamo tutti le nostre idee, che siamo tutti insicuri rispetto a questi vaccini sperimentali. Il ruolo del sindacato però è quello di tutelare i lavoratori per le scelte che fanno e troviamo che questo ricatto sia anti costituzionale e anti democratico. In una situazione di insicurezza come questa è la negazione della storia di questo paese".

In piazza, insieme ai lavoratori del mondo della sanità, anche tanti comuni cittadini. Musica, balli, cartelli, striscioni ma anche tanti volti scoperti e troppe mascherine abbassate. "Stanno facendo un utilizzo di massa di questi vaccini ma non sanno dirci niente - prosegue Mattarocci - tant'è vero che anche dopo la vaccinazione continuano a chiedere l'uso dei dispositivi di protezione individuale. Poi viene chiesto un consenso informato che in realtà è un consenso estorto perché tu non mi dai nessuna garanzia su quello che mi può succedere. In più non mi lasci una vera libertà di scelta, nel momento in cui gli viene detto 'O ti vaccini, o ti sospendo e ti lascio senza stipendio'. Non c'è un rapporto equo col lavoratore".