Genova, misterioso incendio nell'ex Centrale Enel sotto la Lanterna

di Michele Varì

1 min, 27 sec

Danni ad un nastro trasportatore: ieri la decisione della giunta comunale che allontana l'ipotesi del trasferimento nell'area di Superba e Carmagnani

Genova, misterioso incendio nell'ex Centrale Enel sotto la Lanterna

Il principio d'incendio in porto si è sviluppato proprio mentre su Genova si abbatteva un forte temporale con tanto di tromba d'aria a lambire le case di Sturla, per questo il rogo divampato all'una della scorsa notte nell'ex centrale Enel sotto la Lanterna, appare strano. difficile ipotizzare ad un corto circuito.

Non solo: fa pensare anche il fatto che l'incendio di un nastro trasportatore in gomma (che ha provocato solo tanto fumo) sia scaturito proprio a poche ore dalla decisione della giunta del Comune di Genova di non trasferire lì, come ipotizzato da sempre, i due depositi petrolchimici di Multedo Superba e Carmagnani, che potrebbero invece essere dislocati in un'area di 35-40 mila metri quadri usata dalla compagnia marittima Messina alla foce del Polcevera.

Difficile capire chi avrebbe avere avuto interesse ad appiccare fuoco ad un'area che non dovrebbe più essere occupata dagli scomodi depositi petrolchimici.

La decisione della giunta del sindaco Bucci infatti fa arrabbiare gli abitanti di Sampierdarena e di Cornigliano non solo perchè avviene subito dopo le elezioni ma anche perchè potrebbero troversi a poche centinai di metri Superba e Carmagnani, ma quasi (l'ultima parola non è ancora stata detta) fa tirare un sospiro di sollievo agli abitanti di quella fetta di Sampierdarena più vicini all'ex centrale Enel, i quali finalmente liberati dall'impianto di stoccaggio del carbone rischiano di ritrovarsi davanti due depositi di aziende petrolchimiche. Vero è anche che quell'area libera in una posizione portuale così strategica e simbolica, sotto la Lanterna, ora fa gola a tutti i terminalisti del porto di Genova. Perchè il rogo? Forse per invitare Autorità portuale ad assegnare l'area,  come a dire, "sbrigati che in un'area in abbandono può accadere di tutto".