Genova, lavoratori ex-Ilva in corteo a Cornigliano: alle 14.30 incontro con l'azienda

di Edoardo Cozza

Assemblea davanti ai cancelli e poi il via alla manifestazione per le vie del quartiere

Dalle 7 di stamattina i lavoratori delle Acciaierie d'Italia (ex Ilva) di Genova sono in assemblea per decidere il da farsi dopo l'arrivo di 15 lettere di sospensione da un turno di lavoro per altrettanti operai. Da qualche tempo allo stabilimento di Cornigliano le acque sono decisamente agitate: è di qualche settimana fa la serie di manifestazioni, blocchi, presidi e cortei che hanno 'infiammato' Genova dopo la prospettiva della cassa integrazione, mal digerita dai lavoratori, contestata dai sindacati e portata avanti comunque dall'azienda.

Poco prima delle 8.00, gli operai hanno deciso di sfilare in corteo per le vie del quartiere di Cornigliano, per fermarsi poi in presidio all'altezza di via San Giovanni d'Acri. Dopo un'ora circa di manifestazione, i lavoratori sono rientrati in fabbrica. La decisione è arrivata in concomitanza con la notizia che, alle 14.30, i sindacati incontreranno i vertici dell'azienda per discutere della situazione del polo di Cornigliano e che le 15 lettere di sospensione sono state per il momento ritirate. Proprio in queste ore, intanto, è arrivato l'annuncio dell'ingresso ufficiale del governo nel CdA dell'azienda.

“Questa mattina - fa sapere Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria - abbiamo cambiato disposizione dello sciopero e manifestato con i lavoratori per le vie di Cornigliano per denunciare l’ennesima forzatura dell’azienda con la messa in libertà di alcuni lavoratori, procedura che abbiamo subito contestato come un comportamento anti sindacale. Durante lo sciopero è arrivata la convocazione da parte dell’azienda. Lo prendiamo come un dato positivo, a valle della prima riunione del CDA della nuova società che ha definito l’ingresso ufficiale del governo nelle decisioni e l’approvazione in utile del bilancio. Dall’incontro di questo pomeriggio ci aspettiamo un netto miglioramento delle relazioni industriali che vadano a definire nel dettaglio i reali numeri di utilizzo della Cassa Covid come definito nel tavolo ministeriale per ridurre al minimo l’impatto per i lavoratori in attesa della presentazione del piano industriale che ci aspettiamo dia quelle risposte sugli investimenti necessari al rilancio di un settore così strategico per il paese”.