Genova, la pandemia non ferma l'attività del Cancer Center del San Martino

di Marco Innocenti

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Nel 2020 seguiti 4.100 pazienti: +69% di prelievi, +54,8% di terapie somministrate rispetto al 2019

Genova, la pandemia non ferma l'attività del Cancer Center del San Martino

La pandemia covid non ferma l'attività del Cancer Center del Policlinico San Martino. Nonostante i necessari aggiustamenti di rotta e l'indispensabile riorganizzazione degli spazi e dei percorsi per rispettare le norme anticontagio, infatti, il Day Hospital emato-oncologico nato nel 2018 al primo piano del padiglione IST Sud ha continuato a lavorare, riuscendo anzi ad innalzare i numeri della propria attività.

In media, il Day Hospital riceve circa 235 pazienti al giorno: nel 2020, il totale di pazienti seguiti è stato di 4.100. Nonostante la necessità di predisporre una zona triage e di garantire le adeguate distanze tra un paziente e l’altro all’interno del Day Hospital, il numero di prestazioni nel corso del 2020 non è diminuito rispetto al 2019: se nel 2019 i prelievi eseguiti erano stati 19.681, nel 2020 sono arrivati a 33.263 (+69%); le visite nel 2019 erano state 20.067, nel 2020 sono state 23.859 (+18,9%); le terapie somministrate nel 2019 erano state 22.355, nel 2020 si è arrivati a 34.618 (+54,8%).

Ma non sono solo i numeri a fotografare l'eccellente lavoro della struttura, dove lavorano 722 professionisti sanitari, di cui 142 medici tra chirurghi, oncologi, ematologi e radioterapisti. Al fine di valutare il grado di soddisfazione dei pazienti circa i servizi forniti dal Day Hospital emato-oncologico, è stato predisposto un sondaggio che permettesse di confrontare il periodo pre-Covid rispetto al 2020. La rilevazione sulla riorganizzazione del Day Hospital è stata condotta su un pool di circa 50 pazienti per ogni anno, dal 2018 ad oggi, stratificandoli per età e sesso.

I pazienti sono stati sottoposti a un questionario con domande a risposta multipla, con l’obiettivo di esprimere un livello di gradimento rispetto ad alcuni indicatori: logistica interna, logistica esterna, soddisfazione rispetto all’accoglienza ricevuta, professionalità del personale e tempi di attesa. Quasi tutti gli indicatori, nonostante l’emergenza, hanno evidenziato un aumento progressivo del livello di gradimento nel corso degli anni.

Numeri importanti anche per quanto concerne l'attività dell'Unità Farmaci Antiblastici, la cosiddetta UFA: una camera bianca ad atmosfera controllata, ossia un ambiente totalmente sterile e protetto, dedicato alla preparazione delle terapie oncologiche. Dal 2019 al 2021 il laboratorio farmaci antiblastici è passato da 284 preparazioni al giorno nel 2019 a 303 preparazioni al giorno nel 2021.

Nel 2019 erano state 71.752 le preparazioni totali, di cui 3.338 quelle sperimentali: 57.356 le preparazioni endovenose e 14.396 quelle orali. Nel 2020 le preparazioni totali sono rimaste sostanzialmente stabili (71.861) di cui 2.457 quelle sperimentali: 55.443 le preparazioni endovenose e 16.418 quelle orali. Nei primi 3 mesi del 2021, si è già arrivati a 18.810 preparazioni totali, 692 delle quali sperimentali: 14.551 le preparazioni endovenose e 4.259 quelle orali.

Un'attività che, giornalmente, ha permesso di predisporre 227 preparazioni iniettabili e 57 orali nel 2019, 217 preparazioni iniettabili e 64 orali nel 2020 ed infine 235 preparazioni iniettabili e 69 orali, sempre giornaliere, nei primi tre mesi del 2021.

"Numeri questi - spiega la Direzione del Policlinico San Martino in una nota - che fotografano come la pandemia sia stata inevitabilmente un’ulteriore sfida per il personale del Day Hospital ma anche come, nonostante la necessità di dover riadattare percorsi, programmi e organizzazione interna, il Cancer Center abbia continuato a garantire gli stessi elevati standard di cura a tutti i suoi pazienti. Un risultato positivo mantenutosi costante anche per l’attività della Farmacia che ha anzi, nei primi mesi del 2021, incrementato la produzione. Di tutto ciò la Direzione ringrazia i Professionisti impegnati, consci che molto può essere ancora fatto, ma che tanto è già stato messo, pur tra notevoli difficoltà, a disposizione dei nostri pazienti".