Genova, l'ascensore di Castelletto Levante torna al suo splendore originale

di Marco Innocenti

3 min, 42 sec

Ultimato anche il rifacimento delle parti in legno della seconda cabina

Genova, l'ascensore di Castelletto Levante torna al suo splendore originale

Ultimato il progetto di valorizzazione storica che ha riportato l’ascensore di Castelletto Levante alla bellezza delle origini. Il risultato finale è un viaggio unico, immersi nell’elegante atmosfera di inizio novecento, con il massimo di tecnologia offerta dal ventunesimo secolo. Anche il rifacimento ligneo della seconda cabina dello storico ascensore, infatti, è stato ultimato e da alcuni giorni è utilizzata nella sua nuova veste da cittadini e turisti. AMT ha deciso, nell’ambito dei lavori per il raggiungimento dei 30 anni di vita tecnica, di restituire alle due cabine l’aspetto originario del 1909. L’obiettivo è stato riproporre il più fedelmente possibile il disegno e i materiali della tradizione, valorizzando così un impianto che, per i caratteri architettonici e la posizione strategica, rappresenta senza dubbio un valore per la città di Genova, non solo dal punto di vista trasportistico ma anche turistico.

Il progetto di AMT, seguito dalle professionalità interne all’azienda, si è basato su un’attenta analisi delle foto d’epoca che hanno mostrato come la finitura interna alle cabine fosse costituita da pannelli lignei ripartiti in altezza, decorati da cornici fresate e geometriche. Il nuovo progetto ideato da AMT è stato sottoposto ed approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che si ringrazia per la collaborazione.  Gli interventi sulle due cabine, realizzati nel rispetto della normativa vigente, hanno comportato la rimozione del precedente rivestimento interno introdotto negli anni ‘80, il completo rifacimento delle strutture metalliche portanti ed infine l’installazione dei pannelli lignei.  Sul fronte della sicurezza, il rivestimento in legno è stato trattato con prodotti specifici e vernici ignifughe volte a conferire adeguate proprietà in termini di resistenza al fuoco. È stato, inoltre, sostituito il pavimento ed è stata realizzata una panchina in stile inizio secolo.

Questa attività, espressamente voluta dall’azienda per valorizzare un impianto unico, patrimonio di tutta la città, è stato ricompresa nei lavori di rifacimento per il raggiungimento della fine vita tecnica. Da ricordare, infatti, che l’ascensore di Castelletto Levante ha raggiunto i 30 anni di servizio e a questa scadenza la normativa prevede espressamente che l’impianto debba essere sottoposto a radicali interventi di completo ammodernamento. In particolare, la normativa prevede la necessità di realizzare l’adeguamento di tutte le apparecchiature meccaniche, degli equipaggiamenti elettrici e procedere con la sostituzione di tutte le strutture e di tutti gli organi in movimento.

AMT ha quindi attivato una serie di complessi lavori, civili ed impiantistici con l’obiettivo di migliorare il funzionamento e la sicurezza dell’impianto. Sono stati sostituiti tutti i principali componenti e apparati d’ascensore tra cui: l’impianto elettrico, i componenti di sicurezza, il sistema per il controllo della velocità e della frenatura d’emergenza, il sistema paracadute di cabina, le funi, le pulegge, i contrappesi, le porte automatiche, gli ammortizzatori di extra corsa e i sistemi di illuminazione del vano corsa. Particolare attenzione è stata dedicata allo studio e allo sviluppo di nuovi e sofisticati sistemi, volti al maggior livello di sicurezza possibile per i passeggeri e per gli operatori del soccorso in caso di necessità. Il risultato finale degli interventi è un nuovo ascensore rinnovato e ulteriormente migliorato in termini di sicurezza, accessibilità ed efficienza energetica e che, al contempo, ha ritrovato, grazie al continuo confronto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’antico fascino “classe 1909”. 

I lavori eseguiti al Castelletto Levante fanno parte dell’articolato Piano di rinnovamento e ammodernamento che coinvolge diversi impianti verticali gestiti da AMT. Il Piano di revisione, programmato da AMT per il raggiungimento dei 30 anni di servizio dei verticali, è partito nel 2019 con la fase 1 che ha visto coinvolti proprio gli ascensori di Castelletto Levante e Ponente, il Manin-Contardo e la prima importante fase di lavori sulla funicolare del Righi. La fase 2, partita i primi giorni di giugno, vede coinvolti in queste settimane la funicolare Zecca Righi e l’ascensore Monumentale; sono in corso anche i lavori all’ascensore Montello e, a breve, partiranno i lavori alla funicolare Sant’Anna. Conclusi, invece, gli interventi all’ascensore di Quezzi. L’insieme di tutte le opere previste da Piano, che richiede uno sforzo organizzativo e finanziario considerevole, comporta un investimento complessivo in autofinanziamento di circa 4 milioni e 400 mila euro