Genova, insulti su un muro contro Bassetti e Toti: "Clima d'odio da fermare"

di Redazione

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"Il clima d’odio sulla politica vaccinale deve essere condannato da tutti. Serve una posizione chiara contro questa escalation di violenza"

Genova, insulti su un muro contro Bassetti e Toti: "Clima d'odio da fermare"
Una scritta offensiva comparsa sul muro di un quartiere di Genova: è questo l'ultimo episodio, che segue la lettera minatoria ricevuta da Giovanni Toti nella giornata di mercoledì. In questo caso, oltre al Presidente della Regione Liguria, vittima delle offese è stato anche Matteo Bassetti. E' stato proprio il direttore Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova a denunciare l'accaduto attraverso un lungo post sul proprio profilo Facebook.
 
"Ieri e’ comparsa questa scritta in un quartiere di Genova. Il clima di odio, di intimidazione e la politica dell’insulto e della minaccia nei confronti miei, del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e di molti altri ha raggiunto livelli inaccettabili e non degni di un paese civile. Alcune elementari regole del vivere civile sembrano ormai scomparse. Questi insulti, divenuti abituali e assurti a linguaggio della politica, sono inaccettabili. La degenerazione dei normali rapporti civili risiede nella mancanza di rispetto che la genera. Chi scrive queste cose, come chi telefona nel mezzo della notte per disturbare o scrive minacce di morte a mezzo posta è un violento."
 
"Chi oggi sui vaccini e sulla gestione della pandemia dice e scrive oscenità, probabilmente non sa dire altro. Non è uno scandalo che tutto questo avvenga - prosegue Bassetti - il grave e’ che questi comportamenti non destino scalpore e che i loro autori non paghino dazio per le loro sconcezze. Il clima d’odio sulla politica vaccinale, costruito ad arte e fomentato da alcuni politici, i loro giornali, alcuni giornalisti, varie trasmissioni televisive e i social deve essere fermato e condannato da tutti. Tutti devono prendere una posizione chiara contro questa escalation di violenza. Chi non lo farà è perché ne è responsabile e colluso".