Genova, in arrivo 1,5 miliardi da Aspi ma dal 1° gennaio tornano i pedaggi

di Alessandro Bacci

2 min, 3 sec

L'opposizione attacca il Comune. Piciocchi: "Volontà del governo, un maggior numero di opere al posto di un prolungamento delle riduzioni tariffarie"

Genova, in arrivo 1,5 miliardi da Aspi ma dal 1° gennaio tornano i pedaggi

Il documento alla base dell'accordo siglato pochi giorni fa tra Aspi, Comune di Genova, Regione Liguria e Autorità portuale genovese come risarcimento al territorio per il crollo del Morandi è stato portato in discussione oggi in commissione consiliare a Tursi ma se è vero che sul tavolo si parla di 1,45 miliardi in infrastrutture e ristori è vero anche che nell'accordo si parla di fondi per la gratuità del nodo autostradale solo fino al 31 dicembre 2021. L'accordo precedente tra enti locali e Autostrade, che includeva la realizzazione del Morandi e una somma totale di 850 milioni, prevedeva la gratuità fino al 2031.

Alessandro Terrile, capogruppo Pd, fa notare che "dal 1 gennaio si torna a pagare per viaggiare in autostrada a Genova e dintorni, nonostante i cantieri e rispetto a quanto già pattuito Autostrade potrà tornare a incassare con dieci anni di anticipo, si tratta di 132 milioni che di fatto pagheranno i genovesi e sarà il primo effetto dell'accordo". Secondo Terrile è a rischio anche il pedaggio gratuito previsto per il tunnel subportuale, una delle grandi opere che Aspi dovrebbe pagare con parte dei 1.455 milioni messi a disposizione: "Nell'accordo c'è scritto che il tunnel sarà gratuito ma gestito da Aspi e che se non basteranno i 700 milioni previsti la parte eccedente dovrà essere soggetta a remunerazione tariffaria". L'opera del tunnel è legata all'altro tunnel, quello della Fontanabuona, per una cifra complessiva di 930 milioni. Anche quell'infrastruttura sarebbe realizzata e gestita da Autostrade, con le stesse clausole. L'opposizione dubita che i soldi possano bastare a costruire entrambe le opere a meno che non arrivino ulteriori finanziamenti dallo Stato.

"Questo cambio di rotta è una precisa volontà del governo, che personalmente trovo ragionevole - replica l'assessore comunale ai Lavori pubblici e Bilancio Pietro Piciocchi - è stato ritenuto fosse una scelta più lungimirante prevedere un maggior numero di opere al posto di un prolungamento delle riduzioni tariffarie tenendo conto che si tratta di investimenti che il concessionario sosterrà con oneri propri e senza farli ricadere sui prossimi piani tariffari". Secondo l'esponente della giunta Bucci, inoltre "l'intesa tra Mims e Aspi di qualche giorno fa prevede comunque un piano di mitigazione sulle tariffe da 341 milioni nell'ambito del piano di investimenti sulla rete da 3,4 miliardi". Piciocchi conclude sottolineando che l'accordo precedente, quello che prevedeva pedaggi gratis fino al 2031, prevedeva però "solo 150 milioni di euro per il territorio" se si escludono i contributi per la ricostruzione del viadotto Polcevera.