Genova, il console portuale Tirreno Bianchi: "Non credo a questa battaglia No Green pass"

di Anna Li Vigni

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Il liquidatore della Compagnia Pietro Chiesa è la matricola più anziana dell’ateneo genovese: si è iscritto alla facoltà di storia

Genova, il console portuale Tirreno Bianchi: "Non credo a questa battaglia No Green pass"

Tirreno Bianchi, una vita nel porto di Genova, non crede alla protesta dei suoi colleghi contro il green pass.

"Credo che gli avvenimenti di questi giorni ci debbano far riflettere - spiega ai microfoni di Telenord - l'errore è stato quello di diventare un soggetto politico. Francamente sono perplesso rispetto a quelle che erano le battaglie sindacali di un tempo. Nel collettivo operaio c'erano personaggi che avevano un progetto politico sindacale".  

Bianchi è la matricola più anziana dell'ateneo genovese: si è iscritto alla facoltà di storia. Attualmente deve ancora organizzarsi con tutti i suoi impegni in quanto è a tutt'oggi console e anche liquidatore della Compagnia Pietro Chiesa più conosciuta come i Carbonai. 

Ho iniziato a lavorare nel 1957. Nel 1964 avevo già il mio libretto di lavoro. Rimango perplesso rispetto a quelle che sono le battaglie sindacali del passato. C'erano persone con idee politiche e sindacali. Non vedo un progetto politico sindacale e quindi un futuro. Non credo in una società non conflittuale. 

Tirreno era il nome di un partigiano che aveva combattuto nel ponente ligure.