Genova, i terminalisti mettono in mora l'Autorità Portuale sul bilancio Culmv

di Marco Innocenti

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Confindustria chiede indietro le integrazioni tariffarie dal 2013 al 2019: in totale più di 8 milioni di euro

Genova, i terminalisti mettono in mora l'Autorità Portuale sul bilancio Culmv

E' datata 11 febbraio ma detona solo ora la 'bomba' innescata dai terminalisti di Confindustria Genova nei confronti dell'Autorità portuale: s'intitola "Poteri di regolazione dell’Autorità e mancato rispetto degli obblighi gravanti sulla stessa. Atto di diffida e messa in mora”. Un vero e proprio atto d'accusa nei confronti dei vertici di Palazzo San Giorgio per la gestione della questione del bilancio Culmv, per una presunta mancata vigilanza, arrivando a chiedere indietro le integrazioni tariffarie versate dal 2013 al 2019: una cifra di poco superiore agli 8 milioni di euro, con la parte del leone a farla Psa Pra' con 3,7 milioni.

Una lettera che porterebbe la firma di tutti gli operatori della categoria ma che avrebbe anche già visto differenziarsi molte singole posizioni. Nonostante  questo, la lettera sarebbe già arrivata in via informale sulla scrivania del presidente Signorini, scatenando polemiche e discussioni.