Genova, Fiera di Santa Zita: una grande affluenza che conferma la tradizione

di Anna Li Vigni

La manifestazione, molto attesa dagli abitanti della Foce e dai genovesi, ha invaso con le sue 180 bancarelle l'intero quartiere

Si è recuperata un'altra fiera. Mantenere gli appuntamenti con eventi tradizionali è importante per valorizzare la storia di un territorio. 

"Siamo orgogliosi come Comune di Genova per averlo potuto fare come per la Fiera di Sant'Agata e quella di Bolzaneto. Le fiere sono sentite e nascono nei quartieri e nelle piazze di Genova e il commercio crea socialità oltre al fatto che ci sono molti fieristi, cioè famiglie intere che lavorano solo sulle fiere e non fanno altri mercati e quindi non hanno svolto attività fieristica per diversi mesi", spiega l'assessore comunale al commercio Paola Bordilli.  

A questa Fiera di Santa Zita, che avrebbe dovuto svolgersi ad aprile, hanno partecipato 180 attività commerciali provenienti dalla Liguria e da altre regioni.  

"Grazie ai genovesi e al Comune di Genova che ci ha fatto recuperare questa fiera soprattutto per noi che siamo stati chiusi per molti mesi. A parte il vento, la fiera è stata uno stimolo ad uscire all'aria aperta e i genovesi hanno partecipato volentieri", sottolinea una fierista che arriva dalla provincia di Torino

Piazza Paolo da Novi, via di Santa Zita, via della Libertà, via Bianchi, via Siria e via Pisacane, un intero quartiere animato dalla Fiera della Santa protettrice di casalinghe, domestiche e panificatori, dalle 8.00 del mattino fino alle 19.30.

"San Carlo e San Carlino su Voltri sono i prossimi appuntamenti e poi iniziamo a lavorare sui mercatini e su tutti gli eventi del Natale", conclude l'assessore Paola Bordilli.