Genova, allungamento metro e ferrovia merci: dubbi e perplessità dei cittadini

di Edoardo Cozza

Assemblea indetta dall'associazione "Progetti Comuni" e dal comitato "Liberi Cittadini Certosa" per discutere delle problematiche delle due opere

L'associazione "Progetti Comuni" e il comitato "Liberi Cittadini Certosa" hanno organizzato un'assemblea, che si è tenuta alla Radura della Memoria, sotto il ponte San Giorgio, per discutere delle tematiche legate a due infrastrutture che incideranno nei quartieri dell'area: le nuove stazioni metro, con l'allungamento della linea a Brin/Canepari, e la ferrovia merci che dal porto si collegherà con la linea di valico.

"Il primo progetto potrebbe vedere i cantieri partire entro l'estate - spiega Guido Fassio, presidente di "Progetti Comuni" - perché è già approvato, mentre per la parte ferroviaria siamo con tempistiche che prevedono settembre". Questo lo stato dell'arte, ma Fassio prosegue: "Abbiamo convocato questo incontro per dare informazioni ai cittadini, presentare le nostre preoccupazioni e rispondere ai dubbi dei cittadini: siamo tutti consapevoli che una ferrovia merci serva, ma vanno verificate le ricadute sui territori". 
Fassio presenta un esempio lampante: "Si è scoperto, per esempio, che non si potranno fare le gallerie antirumore per la mancanza di spazi: è qualcosa di raccapricciante il fatto che non abbiano valutato al meglio tutte le ipotesi". 

"Inoltre, noi dall'inizio di quella che è una battaglia - evidenzia Enrico D'Agostino del comitato "Liberi Cittadini Certosa" - abbiamo chiesto un incontro ai vertici di Rfi e Ferrovie, senza mai aver ottenuto risposta". 
Anche in questo caso si mette in chiaro che le opere servano: "Ma chiediamo che vengano messe in atto tutte le tutele per cittadini e territorio"