Genoa, lo sfogo di Perin: "Attacchi ingiusti contro di noi dopo i contagi"

di Marco Innocenti

1 min, 35 sec

"Una prestazione che dice che siamo una squadra: vogliamo sorprendere tutti perché i nostri tifosi se lo meritano"

Genoa, lo sfogo di Perin: "Attacchi ingiusti contro di noi dopo i contagi"

Un punto che ha il sapore di una mezza vittoria, quello conquistato dal Genoa al Bentegodi di Verona. Mezza squadra contagiata dal covid, pochi allenamenti nelle gambe per molti giocatori, eppure la squdra di Maran ha saputo dosare bene le energie, giocando una partita umile e intelligente ma che, secondo Mattia Perin, può essere descritta da una parola ben precisa: "Squadra - afferma Perin a fine gara ai microfoni di Sky Sport - Abbiamo passato un periodo difficile, allenandoci pochissimo. Ma abbiamo anche deciso di non avere alibi, di essere compatti e di non ripassare la stagione dello scorso anno. Ed è proprio da queste partite che passa il nostro percorso. Oggi, contro una squadra molto forte, abbiamo dimostrato che a noi piacerebbe piano piano riuscire a sorprendere le persone. L'obiettivo, sia chiaro, è sempre la salvezza ma dentro di noi ci dev'essere questo seme, quello di voler provare a stupire, prima di tutto per i nostri tifosi che tifano per noi e stanno soffrendo". 

Inevitabile poi riavvolgere il nastro dei giorni e tornare alle scorse settimane. "Il momento piu difficile è stato all'inizio - si sfoga il portiere rossoblu - Non voglio fare polemica ma ci sono stati attacchi che ritengo davvero ingiusti. Questa è una malattia subdola, che non sai come la prendi o dove la prendi. Siamo giocatori ma anche noi come tutte le altre persone andiamo a cena, anche noi andiamo nei ristoranti. Voglio però dire grazie alla società e ai dottori che ci hanno curati in maniera super efficiente. Un plauso alla società che è stata strepitosa. Cosa mi ha dato fastidio? Soprattutto i cliché sui giocatori, che non starebbero attenti, che sarebbero superficiali. Ogni tanto dovremo anche noi alzare la testa e dire quello che pensiamo. Siamo persone e come tutti affrontiamo le cose con dignità e umiltà. Siamo anche noi degli esseri umani".