Fusione PSA-Sech, l'Avvocatura dello Stato: "Nessun rischio per la concorrenza"

di Marco Innocenti

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L'operazione non è però all'ordine del giorno del prossimo comitato di gestione di Palazzo San Giorgio

Fusione PSA-Sech, l'Avvocatura dello Stato: "Nessun rischio per la concorrenza"

I pareri, arrivati all'AdSP del mar ligure occidentale sulla fusione Psa-Sech, sarebbero positivi. Ad anticiparlo è il sito specializzato ShipMag, secondo cui l'Avvocatura dello Stato avrebbe dato il proprio via libera all'operazione con la quale il gruppo di Singapore arriverebbe ad acquisire il controllo del terminal Sech, mantenendo nel contempo quello del terminal di PSA Genova Pra'. Nessun rischio per la concorrenza fra i terminalisti, insomma.

Alla base del parere dell’Avvocatura, un criterio di tipo chilometrico: “In varie decisioni sia l’AGCM che la Commissione Europea hanno ritenuto che, in linea di massima, possono ritenersi sostituibili porti che, nell’ambito dello stesso tipo di traffico merci, siano distanti tra loro dai 200 ai 300 Km”. L'impatto dell'operazione, quindi, va letto inserendo nell'equazione non solo i porti di Vado Ligure e Spezia ma anche quello di Livorno. Per questo motivo, secondo l'Avvocatura, non ci sarebbe il pericolo che "il soggetto concessionario possa acquisire una posizione di mercato dominante rispetto alla catchment area”. 

Nel comitato di gestione dell'AdSP in programma domani, venerdì 10 luglio, la fusione Psa-Sech non sarebbe all'ordine del giorno e quindi non dovrebbe essere messa in votazione.