Fercargo: "Il recovery preveda integrazione trasporto merci"

di Edoardo Cozza

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Nel position paper 3 punti principali indirizzati al ministro delle infrastrutture per il rilancio "di un settore chiave per la transizione ecologica"

Fercargo: "Il recovery preveda integrazione trasporto merci"

Rilanciare il comparto ferroviario delle merci "che rappresenta un settore chiave per la transizione ecologica", attraverso la revisione delle politiche nel settore dei trasporti "con la finalità di orientarle verso l'integrazione delle diverse componenti della catena logistica". A chiederlo è il Forum FerCargo nel suo Position Paper sul Piano nazionale di ripresa e resilienza inviato al ministro e ai viceministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Lo stesso sarà presentato a tutte le forza politiche nei prossimi giorni.    

Lo sviluppo del concetto di "integrazione" nel settore logistico ferroviario delle merci - sottolinea FerCargo - è in linea con l'attuale approccio ai temi della mobilità sostenibile dell'Europa che fissa come obiettivo modale per il settore ferroviario il 30% del mercato totale del trasporto merci entro il 2030.
   
È ritenuta apprezzabile la scelta strategica contenuta nel PNRR di investire sulle "Infrastrutture per una mobilità sostenibile". Tuttavia, meritano maggiore attenzione - tra le altre - tre proposte coerenti con i principi del Piano e che necessitano di interventi nel breve periodo. In particolare l'ultimo miglio ferroviario: nell'attesa di realizzare interventi importanti nelle infrastrutture di "ultimo miglio" si ritiene fondamentale, nel breve termine, prevedere un incentivo per le attività di manovra ferroviaria nei terminali e nei raccordi industriali che, nella catena logistica ferroviaria, presentano costi di esercizio elevati, provocando meno competitività al servizio ferroviario merci nel suo complesso. Si propone, in particolare, l'ipotesi di un "Ferrobonus dell'ultimo miglio".

Serve anche un piano accelerato ERTMS: al fine di promuovere l'utilizzo di un sistema unico in tutta Europa, a fronte degli oltre 10 ad oggi presenti. Infine la formazione del personale: nel PNRR il sostegno all'occupazione giovanile è presente in maniera trasversale in tutte le missioni del Piano, si chiede di intervenire mediante la proroga del contributo per la formazione macchinisti, in vigore fino al 2020, per il prossimo triennio.

Il comparto negli ultimi 3 anni, grazie al contributo, ha assunto oltre 2.000 addetti a tempo indeterminato.