Fase 2, Pugliese (Fit Cisl Liguria): “Preoccupano i rischi e le ripercussioni sul trasporto pubblico”

di Redazione

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"È necessario studiare nuove procedure in grado di proteggere viaggiatori e lavoratori"

Fase 2, Pugliese (Fit Cisl Liguria): “Preoccupano i rischi e le ripercussioni sul trasporto pubblico”

La riapertura delle attività produttive a Genova previste dal 4 maggio prossimo ci preoccupa, in particolare per le ripercussioni sul trasporto pubblico locale. La prevedibile consistente circolazione dei cittadini, le difficoltà che l’azienda Amt dovrà affrontare nel garantire un servizio da svolgere in sicurezza evitando l’affollamento a bordo dei mezzi, assicurando il distanziamento sociale e un’idonea sanificazione delle vetture, sono criticità non semplici da affrontare. Per garantire tutto questo sarebbero necessari quasi il doppio dei mezzi oggi in circolazione a pieno regime, oltre ad una corposa assunzione di conducenti. 

Consci delle difficoltà a reperire mezzi sul mercato in tempo utile e ad effettuare una rapida selezione di personale bilanciando le risorse economiche a disposizione, ci sono comunque soluzioni che potrebbero risultare utili in questa situazione di emergenza. Occorrerebbe innanzitutto effettuare una revisione della rete che tenga in considerazione la richiesta di mobilità della cittadinanza secondo fasce orarie e zone maggiormente utilizzate dalla collettività, essendo profondamente cambiato il modo di vivere di tutti noi. In questa fase di emergenza sanitaria risulta inoltre fondamentale un piano di sanificazione maggiormente approfondito sui mezzi e sui luoghi di lavoro aziendali, in modo da preservare la salute di viaggiatori e lavoratori. Anche l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici riteniamo sia un’importante arma di contrasto alla propagazione del coronavirus. Tutte queste misure andrebbero inserite in un piano che coprosse un arco temporale lungo almeno fino alla primavera 2021, abbracciando un’ipotetica fase 3 con la possibile riapertura delle scuole nel mese di settembre.

Le misure intraprese fino ad ora dall’azienda sono state un isolamento, attraverso una catenella, del posto guida e la chiusura della porta centrale con operazioni di salita/discesa dalle porte centrali e posteriori: operazioni molto utili in una situazione di lockdown, ma che con la riapertura delle attività dovranno necessariamente essere implementate.

Pensiamo a percorsi obbligati in uscita/entrata dalle stazioni della metropolitana, a una capienza ridotta dei mezzi da comunicare all’utenza mediante sistemi di fonia all’interno delle vetture, oppure la segnalazione dei distanziamenti attraverso opportuna segnaletica sul pavimento delle vetture, oltre ad una maggior chiusura del posto guida. Infine crediamo possano essere utili campagne di comunicazione attraverso media e app, oltre al supporto, in questa seconda fase, delle forze dell’ordine insieme al nostro personale aziendale dedicato.

Santo Pugliese, segretario Fit Cisl Liguria