Fai Conftrasporto, nuovo accordo sul trasporto contenitori dopo quasi 17 anni

di Edoardo Cozza

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Firmato con alcune associazioni di autotrasporto e quella della committenza

Fai Conftrasporto, nuovo accordo sul trasporto contenitori dopo quasi 17 anni

Fai Conftrasporto, assieme ad alcune associazioni dell'autotrasporto, ha siglato un nuovo accordo sul trasporto di contenitori con le associazioni della committenza. Si colma così un vuoto di oltre 16 anni (l'ultimo accordo di settore risale al 20 dicembre 2004). L'accordo, che decorrerà dal 1° luglio 2021, è il primo passo di una nuova fase di relazioni industriali per superare con successo le contrapposizioni tra vettori e committenti e per promuovere una maggiore efficienza dell’intera filiera logistica.

La firma - si legge in una nota - è il frutto di mesi di lavoro e ha portato alla ricostituzione del "tavolo nazionale container" per riequilibrare una situazione che vede in sofferenza le imprese dell’autotrasporto. Tra i punti del documento si prevede, tra l’altro, che le indennità relative alle prestazioni accessorie vadano riequilibrate sulla base degli effettivi costi sostenuti dall’autotrasporto. 

Quella siglata nei giorni scorsi è una prima intesa in vista di un accordo più ampio che deve coinvolgere tutti gli operatori della filiera sotto l’egida del Ministero competente. Tra gli obiettivi c’è quello di garantire linee comuni di condotta che riducano la variabilità dei comportamenti ritenuti dannosi per l’organizzazione del servizio stesso e della sicurezza stradale attraverso l’adozione di principi e raccomandazioni che consentano anche di contrastare il fenomeno dell’abusivismo.

Il segretario di Fai-Conftrasporto Andrea Manfron, ribadisce, citando i punti centrali dell’intesa, la necessità di chiedere al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili di intervenire sulle Autorità di Sistema Portuale (ADSP) e sugli operatori interessati (terminal container) per disciplinare la tracciabilità e la registrazione dei cicli operativi in modo da superare le difficoltà organizzative che si ripercuotono in termini di tempo e denaro sull'autotrasporto durante le attese dei camion nei bacini portuali. A questo proposito, le Associazioni firmatarie prevedono la necessità di definire accordi di programma per stabilire un regime di indennizzi.

L'intesa tenta di risolvere anche le criticità sul ritiro dei contenitori vuoti precisando che la responsabilità sullo stato dei contenitori è del terminal/deposito che li consegna. E ancora riguarda anche la variazione della tariffa di trasporto, che sarà applicata quando il costo del gasolio subirà una variazione in aumento o in riduzione superiore al 2%, sulla base di una percentuale indicativa puramente di riferimento quale la quota di incidenza pari al 30%.