Elezioni regionali, Provenzano (PD): "Con la destra al governo non avremmo ottenuto il Recovery Fund"

di Chiara Sivori

Il ministro del Sud e della coesione territoriale in visita in Liguria per sostenere Sansa. "La Liguria è uno dei luoghi più belli d'Italia, ma la bellezza non basta: c'è bisogno di infrastrutture e servizi"

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Il ministro del Sud e della coesione territoriale Giuseppe Provenzano, esponente del Partito Democratico, è impegnato in una domenica di tour elettorali in Liguria per sostenere Ferruccio Sansa alle prossime elezioni regionali. La mattina del 6 settembre il ministro ha fatto tappa a Chiavari, dove ha incontrato Sansa e alcuni esponenti del PD del Tigullio, come la sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio e i candidati per il rinnovo del consiglio regionale Luca Garibaldi e Francesca Ferrera. 

"Il tema della coesione sociale non riguarda solo il Nord e il Sud, ma anche il divario fra centro e periferia, entroterra e costa. E' cosi anche per la Liguria, che in questi anni ha visto arretrare le sue condizioni economiche e sociali. Servono lavoro e servizi di qualità", dichiara il ministro. "Siamo in uno dei posti più belli d'Italia, ma la bellezza non basta. Ora abbiamo una grande occasione, quella del Recovery Fund, che non ci sarebbe se al governo ci fosse stata la destra sovranista".  

Sulla possibilità di rilanciare l'economia attraverso l'estensione delle Zes, le Zone economiche speciali che garantiscono regimi fiscali agevolati per le imprese in alcune aree del Sud, il ministro sottolinea che delle iniziative simili sono già state intraprese, in particolare per la portualità. "Per i porti abbiamo stabilito delle zone logistiche semplificate, che sono state rafforzate con dei regimi fiscali speciali che di fatto le rendono praticamente identiche alle zone Zes". 

Provenzano ha anche parlato di un fenomeno recente che sta interessando molte zone d'Italia, al Sud ma anche nell'entroterra ligure: la possibilita di lavorare e studiare da remoto, che ha subito un'accellerata fortissima nei mesi del lockdown, sta spingendo molti a rimandare il ritorno nelle grandi città del Nord e a rimanere nel proprio territorio d'origine, "E' un tema che non riguarda solo il Sud, ma in generale tutti i luoghi interessanti da fenomeni di pendolarismo", sottolinea il ministro. "Puntare su uno sviluppo più diffuso è una grande opportunità, ma oltre al diritto ad una connessione internet efficente serve anche un diritto alla disconnessione, soprattutto per le donne che lavorando da casa e dovendo spesso gestire famiglia e figli si trovano ad affrontare una mole di lavoro enorme".