Dpcm, Toti: "Sarebbero più utili misure specifiche per anziani e persone fragili"

di Redazione

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Il presidente lancia l'idea di fasce orarie dedicate agli over 70 per fare la spesa. "Purtroppo non siamo mai arrivati a discuterne con il governo"

Dpcm, Toti: "Sarebbero più utili misure specifiche per anziani e persone fragili"

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è tornato a commentare le misure contenute nel nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, concentrandosi sulla questione della tutela delle fasce della popolazione più a rischio. "Resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili, gli anziani e chi convive con varie patologie", ha sottolineato nel corso di un'interivsta al quotidiano "La Stampa". "Se vogliamo convivere a lungo con il Covid dobbiamo proteggere le fasce più a rischio. Anche i giovani si contagiano, ma dopo due o tre giorni di ospedale tornano a casa"

Il presidente ha anche lanciato una proposta: "Possiamo iniziare a pensare a fasce dedicate nei negozi e nei supermercati esclusivamente a chi ha più di 70 anni, o a tariffe super agevolate per i taxi. La logica è segmentare la popolazione per proteggere quelle persone, ma con il governo non siamo mai arrivati a questo punto di discussione". 

Per Toti, il "mini-coprifuoco" alle 18 per bar e ristoranti non è la scelta giusta: "La cosa più opportuna in questo momento sarebbe l'opposto di quel che si sta facendo: l'apertura del Paese h24. Diluire la giornata sull'arco temporale più lungo possibile". 

Nel corso di un'altra intervista, il presidente Toti è tornato a ribadire l'efficacia del cosiddetto "Modello Genova" nell'approccio all'emergenza Covid 19: "Oggi il nuovo Dpcm è applicato in tutta la Liguria in ogni sua parte e mai penseremo di fare qualcosa di diverso, la gerarchia delle istituzioni e la collaborazione è fondamentale per la tenuta del sistema. Insisto nel chiedere al Governo un passo in più, se vogliamo applicare il 'modello Genova' dobbiamo cambiare le regole, sulla formazione del personale sanitario, sull'assenza di anestesisti sul mercato, sui modelli di reclutamento del personale, molto spesso quando faccio un bando li rubo alle Rsa".