D'Angelo segretario del PD genovese: "Conferenza programmatica per dare idee forti alla città"

di Marco Garibaldi

Il neoeletto segretario, ospite dell'ultima puntata di Fuori Rotta, ci parla del futuro del partito e delle prossime sfide

Simone d'Angelo, 33 anni, vicesegretario genovese e responsabile organizzativo, è il nuovo segretario genovese del Partito Democratico.

D’Angelo ha ottenuto la segreteria del partito genovese sfidando Federico Romeo, 29 anni, presidente del municipio Valpolcevera. Un testa a testa finito con 76 seggi per d'Angelo e 71 per Romeo. Ora, finita la "battaglia congressuale", si pensa a come far convivere queste due anime del partito. Ce lo ha spiegato lo stesso Simone d'Angelo ospite dell'ultima puntata di Fuori Rotta:

"Facciamo tesoro dell'esperienza del passato: finite le fasi congressuali l'unità è un valore assoluto che va riacquisito per affrontare al meglio le scadenze prossime. A partire da quelle del 2022 con le elezioni amministrative di Genova".

Il neoeletto segretario si è soffermato poi sui temi discussi in questa fase congressuale e che necessariamente saranno inseriti nel programma del partito. 

"Il lavoro dei tavoli programmatici portato avanti in questi mesi è stata un'ottima intuizione. Ho avuto la possibilità di partecipare direttamente e il lavoro che è stato fatto è stato molto importante anche in funzione del congresso che ha visto una partecipazione ad una discussione incentrata sui contenuti. Abbiamo cercato di caratterizzare la nostra proposta alle iscritte e agli iscritti al Partito Democratico centrandola su una grande questione che è la lotta alle disuguaglianze. Questo per costruire un'alternativa forte alla narrazione della città vetrina dell'attuale sindaco Bucci che i dati ci dicono di non essere corrispondente alla realtà".

Ci si prepara anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Due le sfide del partito nei prossimi mesi: le amministrative a Savona e poi quella a Genova.

"Noi del partito genovese saremo attenti osservatori del lavoro del partito savonese anche perché sarà un banco di prova importante per tutto il PD ligure. A breve inizierà un lavoro capillare di ascolto ed incontro con i territori. In secondo luogo c'è un patrimonio di idee e di progettualità che è emerso sia con i tavoli di lavoro, sia anche con il dibattito congressuale che deve essere messo a sistema. Subito dopo le elezioni savonesi il PD di Genova deve lanciare una conferenza programmatica chiara dove dare delle idee forti a questa città che penso abbia diritto di avere un'alternativa solida".

Sui nomi dei possibili candidati d'Angelo non si sbilancia:

"Ci metteremo al lavoro tutti insieme per costruire quel perimetro programmatico necessario ad individuare le migliori persone, le migliori enerigie per portare avanti il nostro programma".

Fondamentale anche il tema delle alleanze, in particolare quella con il M5S:

"Il tema delle alleanze è una conseguanza di un lavoro sulla progettualità del Partito Democratico. Le alleanze sono importanti, nessuno nella politica moderna è autosufficiente. Non può esistere un campo alternativo alla destra senza un PD credibile ed autorevole. Quando avremo la capacità di costruire una serie di alleanze sociali con tutti quei mondi che oggi chiedono con forza un'alternativa a questa destra penso che si potrà ragionare anche  del campo di alleanze partitiche da mettere in campo".