Covid Liguria: sale ancora il numero dei pazienti in terapia intensiva

di Michele Varì

Dai 6 a 8 ricoveri in 24 ore. I reparti del S. Martino si preparano al peggio: ma mancano infermieri e la super macchina per tamponi va a singhiozzo

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Il Covid è tornato a fare paura. Lo dicono i numero dei pazienti ricoverati nella rianimazione dedicata al virus dell'ospedale San Martino: nelle ultime 24 ore sono saliti da sei a otto, un incremento netto che non si registrava da mesi.

Gli ultimi due pazienti con sintomi gravi sono arrivati al policlinico dall'ospedale di Lavagna e dalla Spezia. Altri otto pazienti in terapia intensiva sono ricoverati all'ospedale di Sarzana.

Dietro l'angolo, ed è questa la notizia più preoccupante, c'è la possibilità di tornare alla Fase Due con restrizioni per i cittadini e la riapertura dei reparti Covid.

Un ritorno all'emergenza che spaventa i medici degli ospedali liguri perché nonostante le tante promesse i reparti sono a corto di infermieri che dovevano essere assunti e invece non sono mai stati arruolati.

Il ritorno del Covid e la paura dei genovesi sono confermati dall'assalto ai pronto soccorsi degli ospedali di Genova: la situazione più delicata al Galliera dove i militi di alcune pubbliche assistenze sono rimasti in attesa sino a oltre tre ore per riuscire a fare accedere i pazienti meno gravi in codice verde.

Per fortuna che nell'ospedale di Carignano c'è ancora installato il tendone del triage dedicato ai sospetti casi coronavirus. Un filtro dedicato che ha permesso di disciplinare con maggiore sicurezza gli ingressi, anche se si sono create estenuanti code delle ambulanze delle pubbliche assistenze.

Al San Martino e pure al Villa Scassi di Sampierdarena i tendoni triage invece sono stati frettolosamente smantellati a giugno. Una decisione avventata ma in sintonia con le dichiarazioni dei vertici della sanità ligure, e pure del governatore Giovanni Toti, che evidentemente ritenevano che l'emergenza della pandemia ormai fosse alle spalle.

Invece i numeri dicono altro: la Liguria è una delle regioni con più casi positivi più alti d'Italia. I tamponi sono pochi e la macchina acquistata dal policlinico con le laute offerte dei cittadini non è mai stata usata al meglio: una Ferrari utilizzata come una utilitaria, lamentano i medici del nosocomio.

Fra i punti interrogati anche quello del cluster di bengalesi nel centro storico: la notizia è stata riferita tre giorni fa dal governatore Toti: ma dal Galliera svelano che i bengalesi positivi arrivano al pronto soccorso con cadenze fisse già da dieci giorni.

Ma allora perché i vertici della sanità ligure nel corso delle loro quotidiane conferenza stampa nella sala che porta il nome di Trasparenza hanno atteso così tanto per divulgare la notizia di questo cluster?