Covid, la Croce Verde Quarto dei Mille: "In questa seconda ondata non vedevamo l'uscita dal tunnel"

di Alessandro Bacci

I volontari raccontano: "Nel 2020 abbiamo raddoppiato gli interventi, le sanificazioni deteriorano le ambulanze e i costi sono lievitati"

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Nella lotta al covid in prima linea non ci sono solo medici e infermieri. I volontari svolgono un ruolo fondamentale per il trasporto dei pazienti e per il soccorso dei pazienti nei momenti di difficoltà. La pandemia ha messo a dure prova le associazioni che con dedizione e orgoglio hanno affrontato in prima linea quella che può essere considerata una vera e propria guerra. Il lavoro dei volontari è forse passato inosservato ma si è rivelato indispensabile per il sistema sanitario e per l'intera cittadinanza. È il caso della Croce Verde Quarto dei Mille, una vera e propria istituzione per il levante di Genova, che ha raccontato a Telenord il lavoro svolto in questo 2020: "La buona notizia è che questa seconda fase di covid sembra essersi un attimino calmata. - afferma Andrea Martello presidente della Croce Verde Quarto dei Mille - Abbiamo vissuto periodi veramente duri di lavoro e ma anche dal punto di vista emotivo. Nel periodo di ottobre e novembre abbiamo avuto un'altissima pressione: abbiamo raddoppiato il servizio di trasporto urgente, più della metà erano trasporti covid. Molta pressione l'abbiamo subita anche dal punto di vista economico. Per ogni servizio bisogna dotare il personale di tutti i dispositivi di protezione che hanno dei costi significativi e abbiamo dovuto sopperire anche da questo aspetto. L'abbiamo gestita bene, stiamo cercando di uscire da questa situazione e lo stiamo facendo. È stato un 2020 difficile, la seconda ondata è stata più impegnativa rispetto alla prima in termini di numeri. La prima ondata ci ha colti alla sprovvista, ci siamo ritrovati catapultati dall'oggi al domani in una situazione di questo tipo. All'inizio non c'era neanche disponibilità dei dispositivi di protezione individuale. L'abbiamo gestita come siamo risuciti ma questo ci è stato di insegnamento. Per la seconda ondata siamo riusciti a organizzarci per tempo, certamente siamo riusciti a placare la tensione grazie a un'organizzazione più attenta."

Il momento più complicato? "Senz'altro il periodo della fine di ottobre. Ci sono state due settimane dove abbiamo fatto un numero di servizi abnorme. Il servizio covid è molto complesso anche per le fase successive. Tra un trasporto e l'altro c'è un'attività di sanificazione e bonifica degli operatori e delle ambulanze che porta via tanto tempo ed energie. C'era la percezione di esserci infilati in un tunnel di cui non vedevamo l'uscita, emotivamente è stato molto difficile. Qui non c'è nessuno che si sia risparmiato, siamo saliti tutti in ambulanza dal presidente all'ultimo dei ragazzi che si è presentato. È stato un momento impegnativo e di altissima tensione."

I volontari hanno avuto paura? "Io credo che il fattore fondamentale per consetire ai nostri ragazzi di affrontare serenamente il servizio sia il livello di percezione di sicurezza che loro hanno. La prima ondata ci ha colto impreparati ma nella seconda ondata avendo studiato le misure di adottare abbiamo dato modo di sentirsi pronti e protetti. Devo dire che siamo riusciti a infondere in loro quel senso di sicurezza che gli ha permesso di lavorare in modo sereno."

Come dare una mano alla Croce Verde?"La Croce Verde Quarto dei Mille ha bisogno di risorse. I costi che abbiamo sostenuto per l'emergenza covid sono stati elevati. Le pubbliche assistenze non guadagnano dai servizi, i trasporti che facciamo sono di volontariato e di assistenza gratuita. Chiaro che otteniamo dei rimborsi, ma sono rimborsi al costo. Qualsiasi supporto è ben accetto. per il periodo natalizio abbiamo lanciato una raccolta fondi che ci permetterà di per rimpinguare le nostre dotazioni di protezione individuali e anche per la sostituzione di ambulanze che dovremo fare. Le continue sanificazioni hanno portato al deterioramento delle parti plastiche all'interno dei mezzi. La Croce Verde ha sempre bisogno di risorse umane, quindi il grande piacere di avere un gruppo di volobntari che si possa espandere. La Croce Verde è inclusiva, abbiamo bisogno di tutti: abbiamo volontari infinitamente utili che hanno 80 anni e altri altrettanto importanti che ne hanno 16."

Possiamo qunatificare gli interventi effettuati? "Il servizio 118, quello urgente, nel periodo di aggravamento della curva pandemica è cresciuto in modo esponenziale, praticamente raddoppiato. Invece il trasporto che noi definiamo ordinario è andato a scendere. Molte terapie e visite sono state sospese. L'aumento del servizio urgente c'è stato ma abbiamo notato come l'emergenza covid abbia ridotto il trasporto urgente delle patologie non covid. le persone rinunciano a un trasporto che normalmente sarebbe irrinunciabile."

"La Croce Verde Quarto dei Mille è un'associazione di volontariato, una pubblica asssitenza, tra le più antiche di Genova. nel 2021 festeggeremo il 110° anno di fodnazione. Ci occupiamo dei servizi di trasporto sanitario in convenzione con il 118 per i trasporti urgenti e per i trasporti ordinari, ossai per il trasporto di pazienti per terapie e visite mediche. la nostra è una ricerca continua di volontari. Abbiamo volontari più o meno giovani, la nostra missione principali è quella di fare trasporti ma ci sono tante altre attività che possono coinjvolgere persone di ogni fascia di età. C'è sempre spazio per chiunque volesse dare una mano."

Per dare una mano ai volontari della Croce Verde Quarto dei Mille è possibile fare una donazione:

L'IBAN su cui effettuare un versamento di qualsiasi cifra è il seguente: IT52I0617501416000000604380 La causale: 'Natale in Croce Verde' (raccolta finalizzata all'acquisto di nuova ambulanza e DPI Covid).