Coronavirus, Pregliasco: "In 3 o 4 settimane numeri simili alla seconda ondata"

di Alessandro Bacci

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L'allarme del virologo: "Tra l'altro all'epoca avevamo solo 400 persone in terapia intensiva e ora ne abbiamo circa 2.200"

Coronavirus, Pregliasco: "In 3 o 4 settimane numeri simili alla seconda ondata"

"La situazione attuale ripete quella vista all'inizio della seconda ondata. Si rivede l'aspetto triste di un trend in salita dei positivi" e "il rischio che vediamo dalle proiezioni è che in poche settimane, 3 o 4, si possa arrivare di nuovo ai livelli della seconda ondata". Lo ha detto il virologo dell'università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco ad 'Agorà' su Rai 3, commentando l'aumento dei contagi. "Siamo in una fase - ha proseguito l'esperto - che si sovrappone alla rampa iniziale della seconda ondata di ottobre, tra l'altro all'epoca avevamo solo 400 persone in terapia intensiva e ora ne abbiamo circa 2.200, quindi partiamo da un livello maggiore di impegno dell'assistenza ospedaliera". Pertanto, ha ripetuto, "nell'arco di questo mese si può arrivare a numeri che riproducono la seconda ondata".

"Purtroppo il ristorante è un elemento di rischio perché si sta a lungo senza mascherina, si scherza, si ride, si parla e questo facilita la circolazione del virus". Lo ha detto il virologo dell'università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco ad 'Agorà' su Rai 3, commentando il misure previste nel nuovo Dpcm che saranno in vigore fino al 6 aprile e che mantengono la chiusura serale di bar e ristoranti in zona gialla, prevedendone la chiusura anche a mezzogiorno in zona arancione. "Il rischio a pranzo o cena è le stesso - ha sottolineato l'esperto - ma il problema della sera è che c'è un tempo maggiore per stare insieme e il rischio aumenta con l'aumentare di contatti e spostamenti". Rispetto a quanto previsto dal nuovo dpcm, "pur mancando una scientificità complessiva, perché naturalmente il lockdown sarebbe il modo più rapido per ottenere risultati, spero questi interventi possano comunque arginare la velocità di crescita così da realizzare in modo tranquillo la campagna vaccinale. Una campagna - ha concluso Pregliasco - che ora vive una partenza difficile ma credo che ad aprile sarà entrata a regime".