Coronavirus, Freccero: "A far paura non è l'oggi ma il futuro: manca vera progettualità"

di Marco Innocenti

Il grido d'allarma della presidente di CNA Savona

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Un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dagli artigiani e dalle piccole-medie imprese che, per bocca della presidente di CNA Savona Paola Freccero, hanno fatto sentire la propria voce durante la nostra diretta: l'emergenza coronavirus colpisce tutte le aziende ma chi rischia davvero di non reggere il colpo è quel vasto mondo di microaziende, magari a conduzione familiare, di cui il nostro territorio è sempre stato ricchissimo.  

"A preoccuparmi di più in questo momento è soprattutto il settore alimentare - spiega la presidente Freccero - che è uno dei comparti che si trovano fermi. Sono 3mila azienda con un alto numero di occupati che è legato al turismo e a tutto quello che ne consegue. La Liguria in ambito alimentare è la terza regione in Italia per esportazione, con 250milioni di euro. Se noi raffrontiamo la spesa che facciamo adesso rispetto a quella che facevamo prima dell'emergenza, penso che tutti noteremo una grande differenza: oggi tutti noi compriamo i generi di stretta necessità, la pasta, la farina, il sale, lo zucchero, le verdure, non certo le specialità del territorio, al pesto o a qualche altro prodotto dop di cui la Liguria è ricca".

"Se pensiamo che in Italia il 92% delle partite iva sono micro imprese - prosegue la presidente Freccero - che hanno in mano la maggior parte dei contratti di assunzione, a me non fa tanto paura l'oggi, perché ci siamo trovati in mezzo a questa crisi ma siamo italiani e siamo artigiani, abituati a invertarci giorno dopo giorno. Il quotidiano lo affrontiamo, magari stringendo i denti. A me da imprenditrice spaventa il domani, nel senso di non avere ancora le idee chiare e una progettualità chiara su quella che sarà la ripresa, sui potenziali investimenti, sulla liquidità delle imprese e sulla paura di oggi della gente che potrebbe trasformarsi in rabbia. A quella dovremo dare delle risposte".