Coronavirus, Confitarma: "Quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione"

di Marco Innocenti

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Così il presidente Mattioli sull'approdo delle navi da crociera italiane

Coronavirus, Confitarma: "Quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione"

Un grazie a quanti si sono adoperati per trovare un approdo alle navi da crociera italiane in questo momento di emergenza coronavirus. E' quello che arriva dal presidente di Confitarma, Mario Mattioli. “Desidero ringraziare di cuore Paola De Micheli, Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti - afferma Mattioli - e con lei l’ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante generale del Corpo Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, i Presidenti delle Regioni, i Sindaci delle città, i Presidenti e i Commissari delle Autorità di Sistema Portuali che hanno reso possibile l’ormeggio delle navi da crociera di bandiera italiana, nonché i sindacati dei marittimi".

"Ringrazio i Ministeri della Salute e dell’Interno - prosegue Mattioli - che si sono attivati con il prezioso supporto della Protezione Civile e in coordinamento con Regioni e Comuni per la gestione degli attracchi e dell’accoglienza di marittimi contagiati dal virus. Ancora una volta si conferma che quando si fa sistema, si trova sempre una soluzione, anche in situazioni difficili come quella che stiamo vivendo. Altri porti sono in prima linea per trovare soluzioni a questa complessa emergenza e sono convinto che con la collaborazione di tutti sarà possibile giungere alla migliore conclusione delle varie situazioni critiche ancora irrisolte”.

“Colgo l’occasione per inviare un messaggio di vicinanza e di speranza anche a tutti gli equipaggi delle nostre navi che ancora non possono sbarcare e che anche durante queste settimane hanno continuato a svolgere il loro lavoro con impegno e dignità, garantendo la massima cura e attenzione a colleghi e ospiti. A loro va un grande riconoscimento di gratitudine e orgoglio da parte di tutto il Paese. – aggiunge il presidente Mattioli – Auguro a tutti di poter tornare presto dalle loro famiglie”.