Concorso Oss in Asl5, Toti: "Ricollocheremo chi non ha superato la prima prova"

di Marco Innocenti

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"Ci impegneremo affinché nessuno resti indietro. Si tratta di persone che meritano per i servizi resi in passato alla collettività"

Concorso Oss in Asl5, Toti: "Ricollocheremo chi non ha superato la prima prova"

“In accordo con i sindacati, sarà istituito un tavolo permanente che ci permetterà di valutare tutte le soluzioni possibili per la ricollocazione degli Oss che non hanno superato il concorso in Asl5”. Così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, al termine dell’incontro con i sindacati a cui hanno partecipato anche il coordinatore della Struttura di missione Giuseppe Profiti, il direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali Francesco Quaglia, il direttore generale di Asl5 Paolo Cavagnaro e il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini per la ricollocazione dei lavoratori, alcuni a tempo determinato, che prestano servizio presso l'Asl tramite Coopservice e che non hanno superato la prima prova del concorso.

“Regione si impegna affinché nessuno resti indietro soprattutto visto che parliamo di persone che meritano di ricevere un aiuto per i servizi resi in passato - ha aggiunto il presidente Toti - Lo faremo attraverso risorse, corsi di formazione e convenzioni con enti gestori del terzo settore. Con un percorso concertato con i sindacati e coinvolgendo gli stessi enti che possono aiutare a ricollocare i lavoratori, il Comune e la Provincia di Spezia, Regione Liguria si intende fare carico di un’interlocuzione con il mondo sanitario. In alcuni casi in Asl5 vi è già una carenza di personale, in altri casi il concorso stesso poterà ad un inevitabile turn over a cui Regione può venire incontro”.

“La riunione in Regione con il Presidente Toti e le sigle sindacali per affrontare il tema degli Oss spezzini - ha spiegato il Sindaco Peracchini - è stata molto utile per dipanare tutti i dubbi a livello legislativo e amministrativo che sono stati sollevati a seguito del concorso. Ma al di là di questo, dobbiamo scongiurare insieme una bomba sociale che, in una città medio piccola come la nostra, deve essere assolutamente evitata. Fermo restando la normativa che deve essere rispettata, l’obiettivo è dare una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno svolto per anni un servizio per Asl5. È necessario costruire un percorso persona per persona, anche dal punto di vista formativo,