Clochard morto di freddo, il Comune di Genova: "Non è il momento delle polemiche ma della solidarietà”

di Redazione

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Mario Baroni: "Stucchevoli e strumentali accuse, nonostante il covid attivate altre due strutture per l'accoglienza"

Clochard morto di freddo, il Comune di Genova: "Non è il momento delle polemiche ma della solidarietà”

Un senzatetto è morto stroncato dal freddo a Genova mentre dormiva in un riparo di fortuna, vicino alla fermata dell'autobus, nei pressi dell'ospedale Galliera, in centro città. La notizia ha scatenato le critiche da parte delle opposizioni nei confronti della giunta comunale di Genova. Il consigliere delegato ai servizi sociali Mario Baroni, ha risposto attraverso un comunicato: “Nell’ambito di un patto di sussidiarietà cittadino stipulato con il Comune di Genova, molte associazioni del terzo settore gestiscono ed erogano servizi a favore delle persone senza dimora. Tra i diversi servizi, risulta di particolare importanza (soprattutto nel periodo invernale) l’ospitalità notturna presso strutture attrezzate. Nonostante il COVID abbia imposto un ridimensionamento degli ospiti a causa della necessità di rispettare un adeguato distanziamento, proprio in vista dell’arrivo dell’inverno sono state attivate due ulteriori strutture, una da parte della Diocesi, con il supporto operativo della Fondazione Auxilium, ed una da parte del Comune, nell’ambito del patto di sussidiarietà, presso l’Ostello, da pochi giorni trasferito al piano terra del Massoero. Oltre alle associazioni del patto di sussidiarietà è estremamente attiva Sant’Egidio, che opera un monitoraggio giornaliero delle persone che ancora sono sulla strada e che per motivazioni differenti non risulta facile coinvolgere in progetti che contemplino l’ospitalità notturna in strutture."

Baroni prosegue: "Dal complesso e puntuale lavoro di monitoraggio, qualora risultassero persone disponibili ad inserimenti in struttura, previo tampone come previsto dalle procedure adottate per contenere la diffusione del COVID, si potrà procedere, in caso di bisogno, anche mediante inserimento in albergo, come già sta succedendo in alcuni casi. Questo dovrebbe bastare per rispondere a stucchevoli e strumentali accuse da parte della consigliera del Pd Cristina Lodi che, nel goffo tentativo di accusare l’amministrazione comunale della morte di una persona, insinua carenze o assenze di servizi che - invece - il Comune eroga regolarmente e puntualmente grazie al prezioso contributo delle associazioni del terzo settore."

"Il Comune di Genova segue quotidianamente, in relazione con le associazioni del terzo settore, le situazioni più critiche! Abbiamo strutture, risorse e professionalità sempre sul campo per non lasciare nessuno da solo nella drammaticità delle situazioni e nella solitudine! Queste persone senza dimora e in situazioni di complessa fragilità sono la nostra priorità - conclude Baroni -  Non è questo il momento delle sterili polemiche, ma della collaborazione e della solidarietà da parte di tutti! Oggi abbiamo risorse e strutture per far sì che nessuno rimanga solo e abbandonato”