Caos covid in Brasile-Argentina: autorità sanitarie in campo e gara sospesa

di Marco Innocenti

1 min, 11 sec

Per la sanità brasiliana il "sistema delle bolle" non basta: 4 argentini avrebbero dovuto sottostare a 14 giorni di quarantena

Caos covid in Brasile-Argentina: autorità sanitarie in campo e gara sospesa

Una figuraccia in mondovisione: è quello che è accaduto in Brasile-Argentina, gara valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di Qatar 2022. Allo stadio di San Paolo, la partita è appena arrivata al 7' del primo tempo quando le autorità sanitarie brasiliane fanno irruzione sul terreno di gioco e interrompono il match. 

Secondo le norme anticovid attualmente vigenti in Brasile, infatti, chiunque sbarchi nel paese proveniendo dal Regno Unito deve sottostare ad una quarantena di 14 giorni. Quattro giocatori dell'Argentina, nello specifico Lo Celso, Buendia, Romero e il portiere Martinez, invece, avrebbero rilasciato false dichiarazioni alle autorità sanitarie, dichiarando di non aver soggiornato nel Regno Unito.

Il caso - secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie - era stato segnalato già nella giornata di ieri alla Federcalcio brasiliana che aveva pensato di aggirare il divieto utilizzando il sistema "delle bolle" ma le stesse autorità sanitarie avevano avvisato che non sarebbe stato ritenuto sufficiente e che i giocatori avrebbero dovuto essere allontanati dalla sede del ritiro argentino. Va ricordato, però, che le federazioni del Sudamerica aderenti al Conmebol avevano firmato un accordo per concedere il libero soggiorno dei propri giocatori nei vari paesi per poter disputare le gare di qualificazione, proprio in virtù del sistema delle bolle.

Adesso, i quattro giocatori rischiano addirittura l'arresto per false dichiarazioni rese a pubblici ufficiali e la Federcalcio brasiliana rischia pesanti penalizzazioni per questa inattesa sospensione della gara.