Cantiere e code in A10: la rabbia di automobilisti e autotrasportatori

di Marco Innocenti

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Assoutenti: "Intervenga la magistratura: faremo un esposto". Trasportounito: "Tir costretti a fare 122 chilometri in più: 50 euro di costi aggiuntivi"

Cantiere e code in A10: la rabbia di automobilisti e autotrasportatori

Più che un timore, purtroppo, era quasi una certezza: con l'avvio del cantiere in A10 e del conseguente scambio di carreggiata fra Cornigliano e Pra', il traffico intorno a Genova si è trasformato in un incubo fin da metà mattina e così sarà fino alla fine della settimana. A partire dalle 10 del mattino, fra Arenzano e Pra' in direzione Genova, le code si sono via via allungate, fino a superare i 10 chilometri, con le immaginabili gravi difficoltà per automobilisti ed autostrasportatori.

"La misura è colma - tuona Assoutenti in una nota firmata dal presidente Furio Truzzi - crediamo che oramai sui disagi autostradali che quotidianamente attanagliano la Liguria debba intervenire la magistratura. Si tratta di una situazione che non può più essere tollerata, e che potrebbe configurare possibili ipotesi penali a danno dei consumatori fruitori dei servizi autostradali. Per tale motivo Assoutenti annuncia un imminente esposto alla Procura della Repubblica di Genova, chiedendo di aprire una indagine sui costanti disservizi registrati sulle autostrade liguri, alla luce della possibile interruzione di pubblico servizio e violenza privata nei confronti degli automobilisti".

"Sabato sera l'ordinanza del Comune ha cambiato le scelte - spiega invece il coordinatore ligure di Trasportounito Giuseppe Tagnochetti - Tutti i mezzi pesanti devono fare il giro da Novi: significa un allungamento di 122 chilometri per operare fra i due bacini portuali di Sampierdarena e Pra', oltre alle code. E' un nuovo attacco all'operatività del porto di Genova".

"Tutti i tir che da Sampierdarena devono spostarsi su Pra' - prosegue Tagnochetti - che il Comune ha stimato siano 500 al giorno ma io penso che in questo periodo siano un po' meno, devono percorrere 122 km, che come minimo significa 50 euro di costo in più a tratta. Fino a venerdì i veicoli diretti al porto dovevano poter uscire dall'autostrada sull'Aurelia e dirigersi verso Voltri. Erano invitati a fare la bretella alta tutti quelli diretti a Ventimiglia. Sabato con scelte assunte all'ultimo minuto, che non sono state comunicate agli autotrasportatori è cambiato tutto con regole che penalizzano ulteriormente. I sacrifici siamo pronti a farli, l'obiettivo è la sicurezza delle infrastrutture, ma se cambiano all'ultimo minuto le regole e di nuovo sacrificano la nostra economia, allora l'operatività diventa insostenibile. Non è solo inaccettabile, il punto è che non ci sono le condizioni per lavorare".