Arcelor Mittal, Rsu: "Si parla delle aree dismesse ma qui la fabbrica cade a pezzi"

di Redazione

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"Tutti prevedono futuri industriali più o meno realistici ma qui ci sono lavoratori in cassa integrazione da 10 mesi"

Arcelor Mittal, Rsu: "Si parla delle aree dismesse ma qui la fabbrica cade a pezzi"

L'ingresso del governo con Invitalia in Arcelor Mittal "può essere un dato positivo solo se saranno garantiti, un piano industriale, la continuità dell'Accordo di Programma che garantisca una cassa integrazione con lavori di pubblica utilità per la continuità di reddito". Lo afferma la Rsu Arcelor Mittal dello stabilimento di Genova Cornigliano. "Investimenti sulla banda stagnata, peculiarità del sito di Genova - elenca ancora - e una serie di manutenzioni sulle linee di zincatura e tutto il resto dello stabilimento. Programmazione di corsi di formazione finalizzati al reintegro di quella parte di lavoratori estromessi dallo stabilimento da inizio pandemia e come da accordo del 6 settembre 2018 il reintegro di tutti i lavoratori Ilva in AS. L'unica reale certezza ad oggi rimane il rischio di non garantire una doccia calda a fine turno.

La Rsu Arcelor Mittal definisce poi "surreale" discutere delle prospettive dello stabilimento "quando l'accordo fra Governo e multinazionale, che definisce assetti proprietari, piano industriale ed occupazionale, nessuno lo ha ancora visto, tanto meno sindacato e lavoratori". "Si è già cominciato a parlare di come usare le aree non più utilizzate dalla produzione siderurgica dello stabilimento di Cornigliano - aggiunge dopo il consiglio comunale monotematico a Genova sul tema dell'ex Ilva -. Se in futuro Taranto produrrà 8 milioni di tonnellate di acciaio l'anno, come si legge dai giornali - nota la Rsu - le aree di Genova non potranno essere cedute, perché serviranno per lavorare e stoccare l'acciaio destinato alle aziende del nord Italia, come è sempre avvenuto. Mentre tutti prevedono futuri industriali più o meno realistici, i lavoratori da 10 mesi sono in cassa integrazione e i 10 giorni al mese garantiti dall'Accordo si sono ottenuti e sudati con ore di sciopero. Intanto la fabbrica cade a pezzi"