Arcelor Mittal, i sindacati: "Per noi un licenziamento sarà come un atto di guerra"

di Alessandro Bacci

A Genova il consiglio comunale monotematico sul futuro dell'azienda

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Il caso Arcelor Mittal sbarca in Comune a Genova. Il consiglio comunale ha infatti svolto una seduta monotematica dedicata proprio alla situazione dello stabilimento, dopo che Arcelor Mittal ha presentato l'istanza per la rescissione del contratto di acquisto dell'azienda. I sindacati hanno chiesto al sindaco Bucci e alla giunta di mettere in campo tutte le azioni possibili per garantire la continuità produttiva dell'azienda  e la piena occupazione dei dipendenti. 

"Se qualcuno pensa di farci pagare un solo posto di lavoro, facciamo i matti - ha detto Bruno Manganaro, segretario genovese del sindacato Fiom Cgil -. Non ci stiamo muovendo perché decideremo noi quando muoverci. Non siamo impauriti né depressi, ma Mittal deve ritirare la procedura, il governo deve rispettare l'accordo del settembre 2018".

Anche Antonio Apa, Uilm, si rivolge a Mittal e al governo: "Se pensano di presentarci un accordo a giochi fatti, senza coinvolgerci, si sbagliano". Tra gli interventi in aula rossa anche quello del segretario genovese della Fim Cisl Alessandro Vella: "Abbiamo sentito dire da qualcuno che le aree ex Ilva a Cornigliano sono troppe per l'acciaieria. Chi lo sostiene dia anche delle alternative perché l'acciaio a Genova ha perso già 2 mila posti negli ultimi 15 anni".