Arcelor Mittal, Rsu: "Vergognoso che l'azienda non rispetti l'emergenza". E scatta lo sciopero

di Marco Innocenti

1 min, 41 sec

"Pochi reparti sanificati. Così si mette a repentaglio la salute dei lavoratori"

Arcelor Mittal, Rsu: "Vergognoso che l'azienda non rispetti l'emergenza". E scatta lo sciopero

Un esposto alla procura e alla Asl per il comportamento di Arcelor Mittal che ha richiamato al lavoro alcune decine di operai nello stabilimento di Genova nonostante il parere negativo del comitato paritetico che sta supervisionando la sanificazione degli impianti. Lo ha presentato la Rsu dello stabilimento. Il comitato paritetico era stato creato giorni fa nell'ambito dell'accordo tra l'azienda e i sindacati, secondo il quale era prevista la chiusura temporanea della fabbrica utilizzando la cig prevista dal Governo per sanificare.

"Ieri abbiamo fatto un sopralluogo sui pochi impianti già sanificati - spiega Armando Palombo, rsu dello stabilimento di Genova - che sono il Molo, le linee di taglio e la stagnatura. Avrebbero dovuto rientrare 20 lavoratori ma noi alla fine dell'ispezione abbiamo dato parere negativo soprattutto a causa della situazione di emergenza che consiglia di tenere a casa più lavoratori possibili, scelta che ha fatto per esempio Ansaldo Energia decidendo di restare chiusa fino a fine mese".

L'azienda però ha deciso diversamente: "Questa mattina abbiamo scoperto che non solo ha chiamato i 20 lavoratori degli impianti sanificati - denuncia il coordinatore dell'Rsu - ma ne ha chiamati altri che lavorano in impianti che non sono stati messi in sicurezza". Così i sindacati hanno scritto un esposto alla Procura: "Chiediamo alle autorità competenti di intervenire - dice il delegato - perché non è possibile mettere a repentaglio la salute di chi lavora. Troviamo vergognoso l'atteggiamento della azienda che non rispetta l'emergenza sanitaria nazionale".

Dopo le proteste e gli esposti, è scattato anche lo sciopero, proclamato fino a tutta la giornata di domenica. "Dalle ore 15 di venerdì 20 - scivono in una nota le Rsu - fino a domenica 22 marzo e con ripresa del lavoro alle ore 7.00 di lunedì 23 marzo, viene proclamato lo sciopero contro l'arroganza dell'azienda e della Direzione che continua a chiamare lavoratori senza aver verificato tutte le condizioni igieniche sanitarie dello Stabilimento. Condanniamo - conclude la nota - l'atteggiamento della Direzione, insensibile all'emergenza sanitaria nazionale e alla sofferenza del popolo italiano".