Apa: "Il governo sfidi la magistratura: serve un decreto salva-Ilva"

di Marco Innocenti

Al convegno organizzato da Uilm Genova si è parlato di occupazione e di rilancio del lavoro: "Tracciamo un 'nuovo ponte' sul modello Genova"

Si parla di lavoro, di un "nuovo ponte" per l'occupazione sulla scia del modello Genova, al convegno organizzato da Uilm Genova dal titolo - appunto - "Modello Genova, un ponte per il futuro: la sfida del lavoro per l'industria genovese". "E' un convegno ambizioso però rappresenta anche una sfida - commenta il segretario generale di Uilm Genova Antonio Apa - rispetto al fatto che dopo la pandemia bisogna rilanciare il tessuto industriale e traguardare possibili soluzioni per creare un "nuovo ponte industriale" che crei le condizioni per salvaguardare l'economia della nostra regione. Abbiamo un apparato industriale forte, che è l'ossatura vera, poi un'alta professionalità delle maestranze, un'università eccellente. In quest'ambito dobbiamo sfruttare le condizioni favorevoli date dalle risorse già stanziate e che verranno stanziate dall'Europa. Non possiamo perdere quest'occasione per rilanciare le infrastrutture, il porto può poi diventare la piattaforma logistica del sud Europa".

"Ci sono poi alcune questioni industriali come quella di Ilva - ha aggiunto Apa - Io non credo che Draghi voglia affossare la siderurgia ma la politica sta barcollando e aspetta la sentenza del Consiglio di stato prima di promuovere un piano. Il governo però deve sfidare la magistratura perché le risorse ci sono e noi non possiamo fare a meno dell'acciaio in questo paese. Se ci fosse una sentenza negativa, il governo deve fare un decreto salva-Ilva, unica condizione per mettere dei paletti e rilanciare la siderurgia".

"Noi vogliamo mettere insieme esperienze e professionalità per rilanciare il sistema industriale - gli fa eco il segretario nazionale di Uilm Rocco Palombella - e soprattutto tenere come riferimento l'esperienza di Genova nel lockdown, quando si è riusciti a fare qualcosa che in Italia sembrava improponibile, come costruire il nuovo ponte sul Polcevera. Per noi quello è un'esperienza da esportare, senza dimenticare le tante vertenze e, su tutte, quella dell'Ilva. Ci sono tutte le condizioni, c'è un mercato importante e noi non possiamo permetterci di trascurare una potenazialità come quella del sito di Genova. In questo momento Cornigliano è fermo per responsabilitò del gruppo industriale ma questa può essere l'occasione per rilanciare la Liguria e Genova con essa".