Alluvione di Genova, la commozione in tribunale: "Qualcuno doveva pagare ancora di più"

di Alessandro Bacci

Il ricordo in una foto sullo smartphone: "Nel 2011 ho perso mia moglie, ieri sarebbero stati 29 anni del nostro matrimonio"

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I giudici della corte d'appello di Genova hanno accolto la richiesta di patteggiamento a 3 anni dell'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, nel processo d'appello bis per l'alluvione del 2011 che causò la morte di sei donne, di cui due bambine. Vincenzi era stata condannata in primo e secondo grado a 5 anni, per disastro e omicidio colposo plurimo e falso, ma la Cassazione aveva rinviato a un processo bis di secondo grado per ricalcolare le pene. Fuori dal tribunale di Genova i parenti delle vittime hanno gli occhi lucidi ricordando quanto accaduto in quella tragica giornata di quasi 9 anni fa. 

Bennardo Sanfilippo perse sua moglie, travolta dalla forza dell'acqua. Oggi i responsabili della tragedia sono satti condannati ma tutto ciò non conforta: "Non ho niente da dire, sapevamo che c'erano dei responsabili e oggi c'è stata la conferma. La giustizia in parte è stata fata, totalmente no, qualcuno doveva pagare ancora di più per quello che ha fatto. Il ricordo è sempre vivo, le paure ci sono, noi continuiamo a vivere qui perchè Genova è diventata la nostra città. Io ho perso mia moglie nell'alluvione, Angela Chiaramonte, 40 anni un mese e un giorno. Avevamo festeggiato un mese prima i suoi 40 anni, ieri sarebbero stati 29 anni del nostro matrimonio. Era un anniversario importante per me. Non possiamo fare diversamente dobbiamo accettare le sentenze e ed essere persone civili."