AdSP Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Mct pagherà tamponi ai dipendenti

di Edoardo Cozza

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Il presidente dell'autorità portuale Agostinelli: "Paradossale se i lavoratori impegnati nel lockdown non salvaguardassero la salute"

AdSP Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Mct pagherà tamponi ai dipendenti

Si è svolto, in modalità digitale, il Comitato di igiene e sicurezza, convocato dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle sigle sindacali di settore (Cgil – Cisl – Uil) il terminalista MCT, le aziende portuali e il medico dello Spisal.

Nel corso della riunione è stata accertata la disponibilità del Terminalista di farsi carico della campagna tamponi a favore di quei dipendenti portuali che non sono in possesso di green pass. Nel contempo, Agostinelli, nel dare la disponibilità logistica a sostegno dell’organizzazione della campagna, ha voluto conoscere il numero delle persone che, da una recente indagine effettata dal Terminalista, hanno dichiarato di non essere vaccinati. Al momento sono risultate solo 12 persone, ma è chiara la convinzione che il reale numero potrebbe risultare superiore.

Si tratta, comunque, di una situazione che risulta essere sotto controllo, in quanto è ferma la convinzione del Terminalista di andare incontro alle esigenze di quei lavoratori non vaccinati attraverso la messa a disposizione dei tamponi gratuiti.

A conclusione dell’incontro, Agostinelli si è rivolto ai rappresentati sindacali, affinché continuino a sensibilizzare i lavoratori circa l’opportunità di vaccinarsi o, comunque, di rispondere positivamente alla campagna tamponi. "Credo – ha concluso – che, nel rispetto della normativa sanitaria vigente, la produttività del porto di Gioia Tauro, primo scalo di trasnhipment d’Italia, debba essere salvaguardata; nel caso contrario ne risentirebbe pesantemente l’economia regionale e non solo. Troverei paradossale che i lavoratori portuali di Gioia Tauro, che hanno garantito lavoro e impegno durante il periodo durissimo del lock-down, non salvaguardassero oggi la propria salute e quella dei propri compagni di lavoro".