12 Ore di Estoril, caduta del centauro genovese Niccolò Canepa che chiude 10°

di Redazione

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La maratona portoghese ha visto il 25° posto dello spezzino Kevin Manfredi, 12° in Super Stock

12 Ore di Estoril, caduta del centauro genovese Niccolò Canepa che chiude 10°

 La 12 Ore di Estoril, seconda prova del Mondiale Endurance 2021, non si è conclusa nel migliore dei modi per lo squadrone YART (Yamaha Austria Racing Team) che lo scorso anno aveva dominato sul circuito portoghese. Dopo aver firmato la pole position e aver lottato per la vittoria nella prima parte della contesa, una caduta del genovese Niccolò Canepa ha compromesso le ultime ore della corsa, con il team di riferimento di Yamaha costretto ad una sosta ai box e ad una lunga rimonta, che ha visto l'equipaggio formato dallo stesso Canepa, Fritz e Hanika chiudere al decimo posto sotto la bandiera a scacchi.

Campionato che ha visto anche lo spezzino Kevin Manfredi negli ultimi 5 anni essere sempre tra i protagonisti e chiuedere, questo fine settimana 25° assoluto e 12° in SuperStock. Tanti sono stati i cambiamenti per questa 12 ore di Estoril, che ha visto il centauro ligure passare dalla Kawasaki Ninja gommata Michelin del Team 33 Louit Moto alla Yamaha R1 gommata Dunlop del Team Wójcik Racing, una scuderia polacca impegnata sia nel Mondiale Endurance, tra la categoria STK e la EWC, sia nel Mondiale Supersport, con il supporto ufficiale di Yamaha Motor Europe.

 In Qualifica 1 il “Cinghiale Volante” ha imposto un ottimo ritmo, segnando il miglior crono della categoria SuperStock con gomme Dunlop, in 1.40.632, davanti a molti nomi noti della EWC come Mike Di Meglio, ex pilota Motogp. Al via della gara lo spezzino scatta veloce e appena raggiunta la moto riesce subito ad andare in lotta per le prime 3 posizioni della SuperStock. Nelle prime 4 ore di gara, Kevin ne corre 3 alternandosi a Bergman e vi è una lotta infinita per il comando con continui scambi di posizione tra il Team Wójcik, BMRT 3D e National Moto. All’inizio della quinta ora di gara però l’obbiettivo di potersi lottare il podio svanisce quando lo svedese Bergman, a causa di una rovinosa caduta che gli ha provocato una frattura al bacino, ha scombinato tutti i piani di gara, in attesa che la moto rientrasse ai box si sono accumulati 20 giri di svantaggio che hanno messo a dura prova il Team 777. Da qui in avanti Kevin e Marek si sono alternati per oltre 7 ore cercando, grazie all’ottimo passo gara, di recuperare un po’ dello svantaggio accumulato.

Valentina Cristiani