Sestri Levante: nuova caserma carabinieri, polemica in consiglio comunale

di Redazione

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Diego Pistacchi e Marco Conti: "Sestri svenduta per far scappare l'Arma". Sindaco Francesco Solinas: "Falsità e illazioni, già individuata area per edificio"

Sestri Levante: nuova caserma carabinieri, polemica in consiglio comunale

"Sestri svenduta per far scappare i carabinieri". E' la denuncia dei consiglieri comunali Marco Conti (Fratelli d'Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia), alla luce di quanto emerso nel corso del consiglio comunale circa l'abbandono del progetto della caserma in viale Dante.

 

"E' grave e preoccupante - scrivono i due consiglieri - la strada imboccata in gran segreto dall'amministrazione comunale sulla caserma. Mentre Roma scrive nero su bianco, visti i ritardi, di aver “suggerito un possibile ripiegamento temporaneo del Reparto” (cioè la rinuncia al reparto operativo, alle auto di pattuglia, al pronto intervento), Sestri vuole ripartire da zero e valutare una nuova alternativa. In questo modo i danni per Sestri sarebbero di tutti i tipi: dalla perdita (temporanea per modo di dire, si sa come vanno queste cose) della compagnia, allo spreco dei milioni già investiti nel progetto di viale Dante, all'azzeramento del valore dei locali dove, con questo concetto, non potrà più essere insediato alcun tipo di attività, e infine – ultimo ma non ultimo – il ritorno a un progetto nelle aree ex Fit che Sestri aveva già duramente contestato e impedito, anche con una mobilitazione popolare e migliaia di firme. Sì, perché Sestri, secondo l'idea mai espressa pubblicamente con la tanto decantata (a parole) “trasparenza” da questa amministrazione, dovrebbe “comprare” l'area di viale Dante, dando in cambio al proprietario ciò che ha sempre provato a ottenere e che già la passata amministrazione aveva rifiutato: aree di pregio con cambiamento di destinazione d'uso e permessi a costruire per volumetrie enormi.

 

"Il sindaco stanotte in consiglio comunale ha detto di aver parlato in privato con i carabinieri e di aver ricevuto rassicurazioni a voce. La prefettura invece ha scritto esplicitamente che la direzione centrale di Pubblica sicurezza spinge per lasciare Sestri. Cosa vale di più? E inoltre la città svenderebbe aree che da sempre hanno fatto gola al soggetto attuatore di un Pru della Fit mai attuato proprio perché si cercava di perseguire obiettivi contrari agli interessi pubblici", aggiungono i rappresentanti del centrodestra.

"Ciò che non si è mai riusciti a fare con la sinistra, accadrà con i “trasparenti, civici e trasversali” che non dicono cosa ha chiesto in cambio il proprietario delle aree. Senza contare lo spreco di denaro pubblico, sempre ad opera di chi invoca la Corte dei Conti a corrente alternata, solo quando fa comodo. Il centrodestra, da sempre (con Forza Italia prima e il Pdl poi) contrario a queste operazioni speculative a vantaggio di un solo privato e consapevole dei rischi ambientali in un'area che non è mai stata bonificata, continuerà a opporsi in ogni modo e a denunciare questo progetto che peraltro non salverà la permanenza dei carabinieri, visti i tempi necessari. Si finirà con un regalo fatto al privato, che già non ha portato a termine gli impegni del Pru, e nulla in mano alla città, come accaduto finora", concludono Pistacchi e Conti.

Replica il sindaco Francesco Solinas: “Il comunicato dei consiglieri di minoranza Conti e Pistacchi sul tema della nuova caserma dei Carabinieri a Sestri Levante è un concentrato di falsità e illazioni dettate o dalla mancata comprensione di quanto spiegato pubblicamente e in dettaglio in Consiglio Comunale o dalla volontà di gettare fango inventando fatti non veri e allusivi”.

“Le amministrazioni passate hanno lavorato otto anni sul progetto della nuova caserma riuscendo ad arrivare solo al progetto definitivo (ma non validato) per la ristrutturazione degli edifici di viale Dante. Questo lungo e incompiuto tentativo si è fermato con il nuovo piano di bacino che ha inserito questi edifici in zona rossa con il conseguente disinteresse dell’Arm . A fronte di questa esplicita negazione – continua Solinas - come Amministrazione abbiamo cambiato drasticamente scegliendo di non ospitare più la caserma in un edificio comunale, ma offrendo ai Carabinieri un’area idonea dove Arma e Agenzia del Demanio possono, ciascuna con le proprie competenze, progettare, finanziare ed edificare la nuova caserma".

"Quest’area priva di vincoli ambientali – prosegue ancora - è stata individuata in Via Vincenzo Fascie, tra la stessa via Fascie e il parcheggio di Piazzale Grilli, è in parte di proprietà comunale e in parte di proprietà privata, soggetta alle disposizioni del PUC, dove è prevista la possibilità di realizzare un edificio, appare idonea per una infrastruttura a uso Compagnia dei Carabinieri. Dopo un sopralluogo congiunto , l’Arma ha formalizzato il proprio gradimento. I prossimi passi prevedono di sottoscrivere il protocollo d’intesa con Arma e Agenzia del Demanio, che il comune acquisisca l’intera area nell’ambito del vecchio PRU “ex tubifera” che risulta ancora da chiudere e il trasferimento dell’area ai Carabinieri affinché con tale disponibilità provvedano in autonomia al finanziamento e alla realizzazione della struttura”, conclude.