Liguria, corruzione, Orlando (Pd): "Totismo ha portato ad una spaccatura nel centrodestra"

di Redazione

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"Pd avvii subito rigenerazione politica e riscossa civica"

Liguria, corruzione, Orlando (Pd): "Totismo ha portato ad una spaccatura nel centrodestra"

"Il quadro è desolante, persino disgustoso, ma non sorprendente. A prescindere dagli aspetti penali, da tempo denuncio l'involuzione della situazione politica ligure. Prima ancora che una questione criminale c'è una questione democratica. In Liguria abbiamo assistito a un'involuzione oligarchica e predatoria. Non si tratta tanto di capire chi va in galera ma come si ripristina un quadro dopo l'esproprio della democrazia che c'è stato". Lo dice il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in una intervista al quotidiano Il Secolo XIX. "Il totismo, inteso come sistema di potere, è stato colpito a morte. Ma la complicità della destra è il vero tema da affrontare: il totismo non nasce all'improvviso come un fungo, ma è il frutto di un processo maturato all'interno del centrodestra. Toti ha fatto il passo più lungo della gamba, e il fallimento del tentativo di nazionalizzare il suo movimento ha provocato uno scontro interno al centrodestra". "Da subito il Pd deve chiamare a raccolta tutte le forze, politiche e sociali, interessate a un impegno comune - sollecita l'ex ministro dem - per avviare una rigenerazione politica e una riscossa civica. Il fronte alternativo da costruire dovrà essere più largo, inclusivo e responsabile possibile. Tutti quelli che vogliono chiudere davvero questa fase. Le forze politiche ora devono battere un colpo, evitando forme di competizione interne al centrosinistra. Sul mio destino mi sono già espresso a gennaio, e due settimane fa ho precisato di nuovo qual è la mia posizione. Voglio stare in Liguria, dare una mano e, a maggior ragione dopo quanto avvenuto, lo considero un obbligo morale. In quale forma lo decideremo insieme, anche in questo caso in modo largo e partecipato. Aprire adesso una discussione sulle candidature rischia di far partire il ragionamento dalla fine".