Bolzano: anche per i servizi ferroviari la Provincia punta su gare e legalità

di Carlotta Nicoletti

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Alfreider: "Non si tratta solo di un obbligo di legge, ma anche di un’opportunità per migliorare ulteriormente i servizi ferroviari, importanti per l’Alto Adige"

Bolzano: anche per i servizi ferroviari la Provincia punta su gare e legalità

 Dopo il successo conseguito con la riorganizzazione dei servizi di trasporto su gomma negli anni scorsi, la Provincia autonoma di Bolzano si appresta a bandire, nei prossimi mesi , la gara per il rinnovo della concessione del trasporto ferroviario in Alto Adige.

“Non si tratta solo di un obbligo di legge, ma anche di un’opportunità per migliorare ulteriormente i servizi ferroviari, importanti per l’Alto Adige, l’Italia e l’Europa”, ha affermato l’assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider. “Proprio perché lo sviluppo del collegamento diretto tra la Val Venosta e la Val Pusteria è imminente, abbiamo bisogno di un servizio che soddisfi i più alti standard tecnologici”, ha sottolineato ancora Alfreider. Inoltre, la gara d’appalto, che riveste anche un’importanza economica, dovrebbe garantire il massimo livello di legalità e trasparenza e quindi essere monitorata dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).

In quest’ottica, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e il presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, hanno recentemente firmato il protocollo di vigilanza collaborativa sui principali atti di gara. Come si legge nel protocollo, ANAC dovrà monitorare e osservare l’aggiudicazione pubblica della concessione per il servizio pubblico di trasporto ferroviario in Alto Adige. La concessione sarà assegnata per un periodo di dieci anni, eventualmente prorogabile di altri cinque. Il valore della gara è di oltre un miliardo di euro.

Secondo il direttore del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Provincia, Martin Vallazza, la procedura di aggiudicazione è esclusa dall’ambito di applicazione della normativa sugli appalti pubblici (art. 149, comma 4, d. lgs. n. 36/2023) perché si tratta di una concessione per il trasporto ferroviario. Di conseguenza, secondo Vallazza, si applica un’altra normativa (Regolamento (CE) n. 1370/2007, l’art. 5, paragrafo 3), che consente di aggiudicare contratti per servizi di trasporto pubblico a terzi che non siano operatori interni attraverso una procedura di gara equa e aperta a tutti gli operatori.

In applicazione di questa disposizione, la Provincia si autovincola sin dalla sottoscrizione del protocollo e per tutta la durata della fase di affidamento della procedura al rispetto delle disposizioni codicistiche di riferimento e all’osservanza delle norme di settore e dei principi generali di equità, proporzionalità, trasparenza e non discriminazione. Il controllo di legalità dell’Autorità nazionale anticorruzione si affianca a quello già in corso da parte dell‘Autorità di regolazione dei trasporti (ART), che ha lavorato per mesi in preparazione con gli uffici provinciali competenti e gli esperti. “Questo dimostra che la certezza del diritto e l’efficienza in Alto Adige stanno lavorando insieme per raggiungere un’altra importante pietra miliare nella mobilità sostenibile”, ha affermato Alfreider.

 

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